Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/10/2024 00:25:00

 "Uniti si vince, divisi si perde. Per chi non l'avesse ancora capito..."

In Sicilia e a livello nazionale, i socialisti lavorano per l'unità delle opposizioni contro la destra al governo. L'unità deve essere cercata innanzitutto sui programmi e sugli obiettivi concreti, senza imporre veti pregiudiziali.

Al Congresso Regionale di Marsala, il PSI ha approvato all’unanimità la linea politica che ho proposto, e già in quell’occasione le forze politiche attualmente all'opposizione all'ARS si erano espresse favorevolmente. Il dialogo è proseguito in seguito e abbiamo tenuto una conferenza stampa unitaria presso il Palazzo dei Normanni pochi mesi dopo.

Ora apprendiamo dalla stampa che una delle tre forze parlamentari di opposizione all'ARS potrebbe sganciarsi, confluendo nella coalizione di governo. Se così fosse, benché manchino ancora tre anni alle prossime elezioni e la politica ci abbia abituato a frequenti cambiamenti, a nostro avviso si verificherebbe un oggettivo indebolimento dell'alternativa a cui stavamo lavorando. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che nel 2022 il centrosinistra si è classificato solo terzo nelle urne.

A Roma, i contrasti, spesso di natura personale tra i leader dell'ex "campo largo", rischiano di bruciare il timido ottimismo nato dalle elezioni regionali in Sardegna, influenzando negativamente le tre regioni che andranno al voto in autunno. I socialisti, però, continueranno a lavorare, sia a Roma che a Palermo, affinché la logica dei veti venga sostituita da quella del dialogo e del confronto.

Siamo consapevoli che ci troviamo di fronte a una destra tra le peggiori in Europa, soprattutto per la qualità della sua classe dirigente. Pur essendo divisa sulle scelte strategiche da adottare, questa destra non si dividerà, in modo pragmatico, sul piano elettorale.

Purtroppo, la sinistra italiana si è storicamente contraddistinta per l'autolesionismo, dando spesso la priorità a logiche discriminatorie. Dopo il 1992, noi socialisti ne siamo stati talvolta vittime, e queste divisioni hanno portato lo schieramento progressista a perdere importanti appuntamenti con la storia.

In Sicilia, confermiamo il nostro impegno per rendere visibile un'area riformista, che si distingua per una politica capace di privilegiare l'interesse dei siciliani e risolvere problemi strutturali, dai rifiuti alla sanità. Lo faremo senza pregiudiziali, ma valutando tutte le soluzioni in campo e cercando di ampliare la coalizione di centrosinistra, includendo quell'area centrista che sull'isola continua a dimostrare un forte radicamento.

Nino Oddo
Vice Segretario Nazionale PSI