Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/10/2024 13:24:00

  Marsala, ecco chi è stato arrestato nell’inchiesta sui fondi per la formazione ed i consiglieri sospesi

 Si intensifica l'inchiesta che ha scosso la politica e l'imprenditoria della provincia di Trapani. Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Marsala ha disposto misure cautelari significative nei confronti degli indagati coinvolti nello scandalo legato alla gestione dei fondi per la formazione professionale, tra cui l'ex senatore Antonino Papania, accusato di aver orchestrato un sistema di frode e malversazione.

Il GIP ha deciso di applicare la misura degli arresti domiciliari per Antonino Papania, Angelo Rocca, Luigi Chianetta e Manfredi Vitello. Gli indagati sono accusati di vari reati, tra cui truffa, corruzione e malversazione nell’ambito della gestione di fondi pubblici destinati alla formazione professionale.

La misura prevede che i quattro indagati non possano allontanarsi dalle loro abitazioni senza autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria. Inoltre, è loro vietato comunicare con persone diverse dai conviventi e dai loro difensori legali, inclusa ogni forma di comunicazione telefonica o telematica.

Oltre agli arresti domiciliari, sono state disposte misure restrittive nei confronti di diversi esponenti politici locali. Michele Maurizio Accardi, Sara Accardi, Pellegrino Guglielmo Ferrantelli, Vanessa Titone, Vincenzo Monteleone (Custonaci) e Antonio Giancana (Castelvetrano)  tutti consiglieri comunali, sono stati colpiti dal divieto di dimora nei rispettivi comuni di residenza o abituale dimora.

Inoltre, a questi consiglieri comunali è stato vietato l’esercizio delle loro funzioni pubbliche, sospendendoli temporaneamente dalle cariche di rappresentanza politica che ricoprono nei rispettivi comuni, nell'ambito delle indagini che li coinvolgono. Questa interdizione rappresenta un colpo duro per le amministrazioni locali, poiché si tratta di figure politiche di rilievo nei comuni della provincia.

In aggiunta, per Chianetta e Vitello è stato stabilito il divieto di esercitare uffici direttivi di imprese, mentre ad Accardi Michele, Ferrantelli Pellegrino, Titone Vanessa, Monteleone Vincenzo e Giancana Antonio è stato vietato l’esercizio delle funzioni di consigliere comunale, una misura che li allontana temporaneamente dalle cariche pubbliche.