Nicola Fici, consigliere comunale di Marsala, nella nostra città c’è gente che ha enormi difficoltà a raggiungere Palermo per una visita INPS che attesti l'eventuale invalidità. Avete anche fatto un comunicato in merito. Cosa si fa in questi casi?
Il problema è stato sollevato in consiglio comunale dal collega Flavio Coppola, che mi ha chiamato in causa come presidente della commissione politiche sociali. È una questione che crea disagio ai nostri concittadini, ma anche ai comuni limitrofi, come quello di Petrosino. La problematica scaturisce dalla carenza di medici, e non c’è la possibilità di espletare questi servizi nel nostro territorio. Stiamo cercando, in collaborazione con i sindaci di Marsala e di Petrosino e con le principali sigle sindacali, di trovare una soluzione, magari tramite convenzioni con medici in pensione. Non è possibile che un cittadino marsalese o di Petrosino, per vedersi riconosciuto lo stato di invalidità o la legge 104, debba affrontare tutti i disagi di recarsi fino a Palermo.
C’è un problema politico? Marsala subisce l’ennesimo disagio a danno di malati gravi e gravissimi, mentre Mazara non viene toccata. C’è un problema di difesa del territorio e di attenzione da parte dei deputati?
Esistono diversi problemi, tra cui quello della sicurezza, che sta diventando sempre più rilevante. Questa questione deve essere portata sui tavoli regionali e romani. È necessario risolvere il problema. Noi cittadini, come tutti gli altri, paghiamo le tasse e abbiamo diritto a questi servizi.
Dietro i problemi legati alla sicurezza e ai servizi sanitari, c’è un problema di personalità di chi ci amministra, in questo caso del sindaco Grillo, che per sua formazione cerca sempre di mettere tutti attorno a un tavolo per discutere. Tuttavia, oggi il modello di sindaco che funziona è quello alla Cateno De Luca, che batte i pugni sui tavoli. A Marsala manca un sindaco che metta le ragioni della città davanti alle opportunità che esistono su piani diversi. Inoltre, c’è una classe politica eletta che non è presente e pensa solo alle prossime scadenze elettorali. Qui l'intervista a Nicola Fici 8prima parte).
Credo che il sindaco Grillo, durante il suo mandato, sia venuto meno alle prospettive enunciate in campagna elettorale. Per i ruoli ricoperti in passato e per le conoscenze che vantava, è stato votato anche a discapito dell’ex sindaco Di Girolamo. In quel determinato momento, Marsala voleva un sindaco che potesse avere maggiore autorità tra i tavoli regionali, ma credo che Grillo si sia trincerato anche lui nelle stanze del Comune, piuttosto che andare a battere i pugni sui tavoli palermitani, dove c'è la possibilità di risolvere problematiche più grandi di quelle che si possono affrontare qui a Marsala.
Nicola Fici, ci sono vari nomi in campo al momento come possibili candidati a sindaco. L’ultimo è quello di Giulia Adamo, che pare scendere in campo con Nord Chiama Sud di Cateno De Luca. Non hanno deciso di esporsi troppo presto?
Io credo che siano solo rumors e non cose concrete. Per quanto riguarda Giulia Adamo, io fui consigliere comunale quando lei era sindaco, dopo aver sconfitto Salvatore Ombra. Credo che la città di Marsala abbia bisogno di puntare su una nuova classe dirigente per proiettarla verso le sfide del futuro.
Qui la seconda parte dell'intervista a Nicola Fici.