Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/10/2024 13:08:00

Maxi-truffa "Superbonus 110%" e "Sismabonus", arrestato un professionista. Sequestrati beni per 2,7 milioni

Un'operazione della Guardia di Finanza di Palermo ha smascherato una vasta truffa legata ai bonus edilizi "Superbonus 110%" e "Sismabonus". Un professionista è stato arrestato e sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 2,7 milioni di euro. L'uomo, un ingegnere che operava nelle province di Palermo e Trapani, aveva ottenuto fondi per lavori di ristrutturazione mai completati, approfittando delle agevolazioni previste dal governo.

Le indagini sono partite grazie alla denuncia di un cittadino che aveva incaricato il professionista per i lavori legati al Sismabonus e al Superbonus. Dopo aver avviato i lavori, l’ingegnere li ha sospesi bruscamente, situazione che si è ripetuta per almeno altri sette immobili, anche in località turistiche. La Guardia di Finanza ha scoperto che il professionista non solo dirigeva i lavori, ma era anche responsabile delle ditte di costruzione a cui gli stessi erano affidati.

Utilizzando false dichiarazioni sugli avanzamenti dei lavori e fatture per operazioni inesistenti, l'uomo ha generato crediti fiscali fittizi, che ha poi incassato attraverso istituti bancari. Ha inoltre utilizzato questi crediti falsi per compensare i propri debiti fiscali, frodando così il sistema tributario.

L'operazione ha portato al sequestro di sette immobili, sette automezzi, quote societarie e altri beni finanziari. L'obiettivo è bloccare la monetizzazione dei crediti inesistenti e garantire che i fondi pubblici, specialmente quelli legati al PNRR, siano utilizzati correttamente per sostenere famiglie e imprese.

L'indagine è ancora in corso e, nonostante gli elementi raccolti, il professionista rimane presumibilmente innocente fino al giudizio definitivo.