Egregio Direttore di Tp24,
con riferimento all’articolo “Erice, polemiche sul restyling del Giardino del Balio: il consigliere Maltese critica l'uso del Corten”, per l’ennesima volta il consigliere Maltese non perde l’occasione di riferire alla stampa, e dunque alla collettività, notizie fuorvianti, e di manifestare una palese non comprensione di atti e risposte scritte che gli vengono indirizzate.
La foga di raccontare pubblicamente la sua versione dei fatti lo porta spesso a diramare inesattezze che, consapevolmente o meno, finiscono per danneggiare questa Amministrazione e, in particolar modo, la sottoscritta.
Nella fattispecie è fondamentale specificare che Maltese, nella sua interrogazione (che è peraltro scaricabile dal sito web istituzionale…), ha dichiarato di agire “a nome di tutti gli ericini”. Appare evidente la forzatura e la scorrettezza di quanto sostenuto, dal momento che è impossibile che Maltese abbia avuto conferito mandato dai 26.225 cittadini di Erice. È di pari evidenza che Maltese abbia utilizzato questa dicitura per confondere la sua opinione personale e politica con quella collettiva e totale, e questo non può essere accettato. Ho dunque correttamente ricordato a Maltese che l’unico rappresentante della totalità dei cittadini è il sindaco.
Maltese, che rimprovera me di essere “sprezzante” nei toni, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere che nella stessa interrogazione ha definito “orribili” le aiuole e i muretti dei Giardini del Balio che, secondo lo stesso, è stato “deturpato”. Se non sono toni sprezzanti questi! Aggiungo che Maltese, con le sue parole, ha leso l’opera e la professionalità del progettista e di tutti coloro i quali, ciascuno per le proprie competenze, hanno dato il proprio contributo affinché i lavori potessero essere espletati. Almeno a loro avrebbe dovuto riservare un pizzico di rispetto. Invece no, tutti travolti nella sua lotta politica unidirezionale volta a screditare la sottoscritta.
Quanto al corten, ho spiegato a Maltese come questo materiale, sulla cui funzionalità non c’è proprio nulla da criticare, sia sempre più utilizzato da architetti di fama mondiale nei progetti di restauro, ad es. Porta Gabella a Ripa Teatina (CH), Palazzo Campiello di Vigonovo (VE), Palazzo seicentesco “De Troia” (FG), Rocca Farnese di Ischia di Castro (VT), solo per citarne alcuni. Se a lui e a qualche amico non piace, ce ne faremo una ragione. La questione non ci toglierà di certo il sonno.
Infine, Maltese omette di ammettere che i lavori dei Giardini del Balio (che ricordo essere possibili, dopo un secolo, grazie ad un finanziamento PNRR di 1.663.470,00 euro) hanno ricevuto preventivamente il parere positivo della Soprintendenza. Ma c’è di più. Omette anche di aver incredibilmente scritto, nella medesima interrogazione, questa domanda: “Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Soprintendenza, se il parere sia stato richiesto dai progettisti ed ottenuto”, cosa che gli era stata già garantita a voce dal responsabile del settore Lavori Pubblici, arch. Andrea Denaro, e poi anche formalmente tramite risposta alla richiesta di accesso agli atti. Aver messo in discussione un fatto certo rappresenta una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti dell’arch. Denaro e di tutti i lavoratori del Comune di Erice. Un po’ di vergogna!
Daniela Toscano Pecorella