Giovanni Barreca è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. L’uomo che ha compiuto la strage di Altavilla Milicia, che ha seviziato, torturato e ucciso la moglie Antonella Salamone di 41 anni, e i due figli – Kevin di 16 ed Emmanuel di 5 anni – non finirà in galera.
Il tribunale di Termini Imerese ha disposto per lui la scarcerazione e il ricovero in una Rems. In attesa di entrare nella struttura sanitaria che ospita persone affette da patologia psichiatrica resterà in libertà vigilata. Anche per la figlia di 17 anni è stata chiesta una perizia psichiatrica. Le conclusioni sono attese per il 7 novembre.
Più complicata la situazione di Massimo Carandente e Sabrina Fina, i «Fratelli di Dio», che sottoposero le vittime a torture per «scacciare il demonio che era in loro». I loro legali puntano a scaricare le colpe su Barreca.
Era lo scorso febbraio quando, assieme a una coppia di invasati religiosi, conosciuti durante incontri di preghiera, Berreca sottopose per una settimana moglie e figli «indemoniati» a un folle rito di esorcismo. Vennero presi a padellate sulla schiena, marchiati con pinze arroventate nel camino, torturati con l’asciugacapelli, picchiati e legati. Tentarono persino di cremare Antonella, la prima a morire. Il figlio Kevin fu poi costretto a scavare una buca in giardino per seppellire alla meno peggio la mamma.