L'iniziativa “Move In Colors” ha ripreso le sue attività per il 2025, includendo una serie di concorsi artistici pensati per promuovere la creatività e celebrare lespressione artistica in tutte le sue forme. Per partecipare, gli artisti devono registrarsi come membri della comunità “Move In Colors” erispettare alcune linee guida, come il limite di tre opere per concorso, corredate da descrizioni dettagliate e una biografia artistica. Tutti i concorsi si concludono offrendo ai partecipanti l'opportunità di esporre le loro opere all’interno del “MicMac Museum”​, il museo virtuale dell’associazione.
Per maggiori informazioni su concorsi e regole, è possibile visitare il sito ufficiale Cos’è “Move In Colors”?
“Move In Colors” è un'associazione artistica no-profit con sede in Italia, impegnata a promuovere la creatività e a sostenere gli artisti nel loro percorso professionale. Attraverso uno spazio interattivo, l’associazione offre agli artisti un'opportunità unica per esporre e promuovere le loro opere, favorendo l'interazione con gli appassionati d'arte provenienti da tutto il mondo Lo scopo è quello di creare una piattaforma inclusiva che consente agli artisti di mostrare il proprio talento, costruire
connessioni significative e far crescere la loro carriera artistica. “Move In Colors” si pone come ponte tra artisti e pubblico, incoraggiando il dialogo creativo e valorizzando il ruolo dell'arte come strumento di ispirazione.
Ecco una serie di brevi appunti scritti dal critico d’arte dell’associazione, Massimiliano Reggiani, su come affrontare correttamente i vari temi dei concorsi:
«(…) L’importanza dell’iniziativa- spiega Reggiani - non è quella di ottenere un breve testo critico o la menzione, che sono i premi simbolici e letterari per i vincitori, quanto abituarsi ad un ragionamento estetico. Perché si dipinge? Quale idea si vuole sviluppare, quale messaggio si cerca di comunicare? Qual è la migliore tecnica con cui affrontare questa sfida? Siamo capaci di non andare fuori tema? L’arte è una continua innovazione, coscienti però della lezione di chi ci ha
preceduto. Pensiamo semplicemente alla musica: perché confrontarsi e apprezzare partiture già scritte, limandone l’esecuzione fin a sfiorare la perfezione assoluta e non mescolare allegramente suoni e rumori partendo ogni volta da zero? Proprio per la continuità, perché la cultura è una mescolanza di tradizione e di innovazione, di radici e di valori che rapidamente mutano, a differenza delle forme con cui siamo soliti esprimerli .Torniamo alla pittura che si nutre di tre aspetti fondamentali: quel che stimola il nostro interesse (o del committente); il confronto con chi ha già affrontato una simile situazione; una maestria tecnica affinata durante tutta la vita
che esprime e caratterizza, inequivocabilmente, l’identità dell’Autore. Questi tre aspetti devono sempre coesistere durante l’esecuzione dell’opera.
Le linee guida per i temi:
"Symmetry is order" è il primo tema che permette di confrontarci con i problemi della composizione visiva. La simmetria appartiene e caratterizza il mondo dei viventi, ha un intrinseco valore positivo e di riflesso diventa chiave di lettura per il nostro sguardo che continuamente la cerca, appagandosene.
"In the sky" dà invece spazio al momento creativo, alla libertà e alla leggerezza dell’immaginazione. Il cielo, che appartiene visivamente agli uccelli, alle nuvole, agli
aeroplani e alle mongolfiere induce al sogno e all’assenza di vincoli. È la tela bianca il luogo della pura fantasia di cui non abbiamo esperienza diretta.
"Speed" la velocità, in pittura, ha due strade potenziali: o stimola la percezione visiva in senso dinamico oppure è la traccia di un movimento rapido. La prima coinvolge la fisiologia dell’osservatore; l’altra ne solletica l’esperienza, mostrando sulla tela l’effetto di un accadimento passato che viene rivissuto.
"Memories we leave behind" è l’universale ritorno all'infanzia: luogo protetto, rifugio, l’ultimo istante di serenità prima di irrompere nel tumulto del mondo. Un’emozione che appartiene, immagino, alla maggioranza dei viventi: tanto i partoriti quanto chi ha compiuto in un uovo il proprio delicato sviluppo.
"A Broken World" come suggerisce il titolo stesso, non deve guardare alla descrizione - quasi narrativa - del disastro socio-ambientale contemporaneo. È una rappresentazione simbolica dove la tecnica dell’Arte, in equilibrio fra visione realistica - il dato di fatto - e lo scuotimento morale, rende l’emozione del disagio.
"Faces and Portraits" non deve, necessariamente, essere limitato ai visi della gente. Ritratto è la volontà di preservare la memoria, per affetto o riconoscenza. I volti, permettono invece una valutazione anche simbolica o semplicemente estetica, fino ad arrivare all’anonimato delle moltitudini, delle folle indistinte.
"It's my life, it's my World" Il mondo ideale può appartenere ad universi eterogenei e conflittuali: esiste quello introverso e protettivo in cui l’Artista si riconosce e si rifugia, quello più aggressivo immaginato dagli esperti del marketing per la pubblicità, quello della propaganda, collettivo e intrinsecamente totalitario.
"Leaves and Flowers" permettono diverse scelte: ammirare e rendere la preziosa bellezza della botanica, anche in senso metaforico dell’umana vicenda; raccontare la nostra relazione col mondo delle piante; usarne le forme così complesse ed eterogenee per una ricerca strutturale, geometrica e quasi astratta.
"How's the weather?" I cambiamenti climatici sono, purtroppo, realtà oggettive dagli effetti disastrosi. Gli Artisti sono però liberi di darne colpa all’uomo (causaantropica) oppure no (semplici mutazioni naturali). L’importante è portare nell’Arte contemporanea la consapevolezza di quanto oggi siamo costretti a subire.
"Warm Colours" è un momento di festa in cui l’Arte, astratta, informale, realistica, gioca con ciò che più ci appaga e stimola. Dalla frutta matura alle tinte del comfort, dai tramonti più accesi al fuoco del braciere, dai sorrisi sensuali ai boschi d’autunno la magia dei colori caldi dà al pennello di ognuno la più grande libertà».
«Ricordiamoci- conclude Massimiliano Reggiani- che l’Arte è confronto, non anarchia. L’attinenza delle opere e la loro selezione sarà valutata coerentemente con linee guida che vi abbiamo appena dato, tema per tema».
Dorotea Rizzo (giornalista pubblicista)
doririzzo@libero.it