Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/11/2024 11:38:00

La morte di Larimar. La Procura: "E' stato suicidio"

 "Con i dati in nostro possesso possiamo dire che si tratta di un suicidio con morte compatibile da soffocamento per impiccamento con assenza di lesività etero indotta. Questo alla luce delle ricognizione cadaverica, attediamo ora l’autopsia".

Lo ha detto il procuratore per i minori di Caltanissetta, Rocco Cosentino, in conferenza stampa a proposito della morte della 15enne Larimar il cui corpo è stato trovato lo scorso 5 novembre nella pineta di casa a Piazza Armerina, nell’Ennese.

Per la procura, dunque, «non è un suicidio anomalo»: anche se gli accertamenti autoptici, che sono in corso, daranno risultati entro i prossimi 90 giorni: «e solo in quel momento avremo ulteriori elementi».

La procura dei minori di Caltanissetta, che indaga sulla morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata nel giardino di casa, procede, ancora a carico di ignoti, oltre che per istigazione al suicidio, anche per diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico. 

"Tutte le persone di qualsiasi età, minori e adulti, da noi sentiti - ha detto il procuratore dei minori, Cosentino - hanno mostrato ampia disponibilità e dato il loro contributo. Se l’hanno offerto bene o male è da verificare, ma tutti quelli che abbiamo avuto la necessità di sentire si sono mostrati disponibili. Se mi chiedete se ci sono altre persone a conoscenza dei fatti, non posso saperlo. Soprattutto se ci sono minori a conoscenza di quel che è accaduto, che non si sono fatti avanti, ovviamente ribadisco l’appello di non aver timore ad andare al commissariato o in Procura".

La morte della ragazza è avvenuta dopo un diverbio con alcuni compagni di classe: in particolare, la mattina della morte Larimar aveva litigato con una coetanea che, raccontano alcuni testimoni, l’accusava di averle rubato un fidanzato. Le due erano arrivate alle mani. Una scena violenta a cui avrebbero assistito diversi compagni.

A otto di loro è stato sequestrato il cellulare per verificare la presenza di immagini o video intimi della ragazza, che qualcuno minacciava di diffondere o aveva già fatto circolare in alcune chat.