Grave preoccupazione per il futuro dell'ATM, l'azienda di trasporto pubblico di Trapani. A lanciare l'allarme sono Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl e Soggetto Giuridico, che denunciano una situazione critica e chiedono un incontro urgente al Sindaco e ai gruppi consiliari.
Il trasporto pubblico trapanese è in ginocchio a causa di una serie di problemi che si trascinano da tempo:
Riduzione dei passeggeri: il calo degli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti è drastico. Dai dati forniti dai sindacati, si è passati da 878 mila euro nel 2017 a 553 mila euro nel 2023.
"Dal 2023 cerchiamo di dialogare con il CdA e la direzione generale dell'ATM per trovare soluzioni condivise -dichiarano i segretari Anselmo Gandolfo (Filt Cgil), Rosanna Grimaudo (Fit Cisl), Rosario Gentile (Faisa Cisal), Mario Parrinello (Ugl) e Mario D’Angelo (Soggetto Giuridico) - Abbiamo proposto un nuovo accordo integrativo per valorizzare il lavoro delle maestranze e contrastare il declino del servizio, ma abbiamo trovato solo disinteresse e scarsa sensibilità".
I sindacati sottolineano l'assenza di una strategia concreta per risollevare le sorti dell'azienda. "L'unica iniziativa è stata una campagna abbonamenti che non sembra aver dato i risultati sperati - aggiungono - Vogliamo conoscere il piano industriale dell'ATM e sapere cosa intende fare il Comune, socio unico dell'azienda, per salvarla dal tracollo".
L'incontro richiesto si preannuncia cruciale per il futuro del trasporto pubblico a Trapani. I sindacati attendono risposte concrete dal Sindaco e dai gruppi consiliari, nella speranza di scongiurare il peggio per l'ATM e i suoi dipendenti.