Il sindacato CUB Scuola Trapani ha aderito con forza allo sciopero generale nazionale di oggi, rivendicando il diritto costituzionale alla protesta e sottolineando l'urgenza di affrontare le problematiche del mondo scolastico. A Trapani, l'adesione allo sciopero è stata particolarmente significativa, con la chiusura completa dell'Istituto Comprensivo Pagoto. Sia la sede centrale che i quattro plessi sono rimasti chiusi a causa dell'adesione totale del personale collaboratore scolastico. In assenza di questa figura fondamentale, nessun plesso ha potuto garantire l'apertura e lo svolgimento delle lezioni.
"Scioperare significa rinunciare a una giornata di stipendio, un sacrificio che dimostra quanto siano serie le nostre richieste - dichiarano i manifestanti - I disagi, come la chiusura dell'IC Pagoto, non sono colpa nostra, ma di chi ignora le esigenze dei lavoratori. Il Ministero dell'Istruzione sceglie l'autoritarismo anziché il dialogo".
Natale Salvo, portavoce provinciale CUB Scuola, ha illustrato le motivazioni dello sciopero: "Vogliamo un futuro migliore per i nostri bambini. Chiediamo la fine della guerra contro la Russia, il taglio delle spese militari a favore di istruzione e sanità, e un intervento diplomatico per fermare il genocidio in Palestina".
A livello locale, la CUB Scuola Trapani chiede:
"Vogliamo una scuola pubblica sicura, inclusiva e all'altezza del suo compito - conclude Salvo - Non possiamo accettare che le risorse siano destinate alla guerra mentre istruzione e sanità vengono trascurate. Lo sciopero è un atto di resistenza e un appello alla coscienza collettiva".
La CUB Scuola Trapani lancia quindi un messaggio forte e chiaro, chiedendo un cambio di rotta nelle politiche nazionali e locali per garantire un futuro migliore ai bambini e al mondo dell'istruzione. La chiusura dell'IC Pagoto testimonia la determinazione del personale scolastico nel portare avanti le proprie rivendicazioni.