Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/12/2024 06:00:00

Il Pd in Sicilia si prepara ai congressi. L'incognita alleanze e il nodo Marsala

 Al via la stagione dei congressi PD in Sicilia. Il segretario regionale Anthony Barbagallo si dice pronto ad affrontare la nuova sfida e sarà quindi in campo con la sua mozione. Barbagallo rappresenta l’area Elly Schlein.


Ed è proprio questo quello che da sempre caratterizza i dem: le tantissime aree e correnti, che non sono amalgama di idee e slancio per il partito, ma muri che portano a divisioni interne. C’è chi chiede, tra il popolo progressista, maggiore incisività nell’azione politica e in quella di opposizione all’ARS. Si contano i malumori e qualche abbandono, come quello di Antonio Ferrante, dimissionario e mai più rientrato. Un cambio di passo è richiesto a più voci. All’ARS il capogruppo Michele Catanzaro potrebbe presentare o farsi portavoce di una nuova e alternativa candidatura a Barbagallo, ma la missione adesso è quella di arrivare a un nome unitario.

Il PD non ha ancora chiarito molti aspetti sulle alleanze. Non ha detto chiaramente se in Sicilia sono pronti a fare accordi elettorali e politici con i renziani oppure no. Se il campo delle alleanze abbraccerà la direzione del Movimento Cinque Stelle è un’altra questione sul tavolo che ad oggi non è stata affrontata se non di striscio.

Via via, i dem hanno perso attrattività: molti simpatizzanti e tesserati hanno deciso di non prendere più parte alla vita di partito, e i dirigenti spesso rappresentano galassie lontane dai territori.
Sono anni di congressi e anni di non-soluzioni, se non apparenti. Le correnti continuano ad esserci, indipendentemente dai nomi al vertice della segreteria regionale e provinciale.

I PopDem
A Palermo sono nati i Popdem, abbreviazione di Popolo Democratico. L’area di riferimento è quella della segretaria nazionale Schlein. Si rivolgono ai giovani e alle donne, chiedono maggiore dialogo con il mondo della scuola e delle partite IVA, professionisti e precari.

Venuti e il PD
In provincia di Trapani le divisioni interne sono molte. Ci si avvia alla celebrazione del congresso provinciale nel 2025. Segretario attuale è Domenico Venuti, mentre il circolo PD della città di Marsala verrà commissariato, con un nome che non sarà del “luogo”, confermano fonti del partito.

Il segretario Venuti è chiaro: “Il PD di Marsala, vista l’impossibilità del gruppo dirigente a trovare un assetto, va verso il commissariamento. Questa è la richiesta ufficiale che ha fatto il partito provinciale. Si tratta di un percorso concordato e a breve ci sarà il commissario che gestirà la fase fino al congresso. Una stagione che apre poi all’assetto per le amministrative di Marsala”.

E proprio di elezioni cittadine il partito si dovrà occupare, con una candidatura di centro-sinistra che sia discontinua rispetto all’attuale sindaco Massimo Grillo, guardando ai programmi e alle alleanze.
Per Venuti: “Più che partire dai nomi bisogna partire dai progetti e dai programmi. Il PD ha l’ambizione di guidare la coalizione, ma proprio il quadro della coalizione è fondamentale. Va costruito non per velleità, ma per il bene della città, con un progetto che possa vedere protagonista Marsala. Si parte da questo, poi ci sono delle risorse che possono dare una mano significativa. Non basta solo una parte del PD e non basta solo il PD. L’ottica è quella del progetto corale”.

La posizione dell’on. Safina
Il deputato regionale dem Dario Safina è in giro per la provincia di Trapani con il format “Il PD tra la gente, un nuovo tempo è possibile”. Ha incontrato realtà e settori diversi, cercando di aggregare e allargare l’assetto del partito.

Un contributo che Safina vuole dare anche al congresso regionale e provinciale: “All’interno di questi incontri abbiamo elaborato un documento che è la base di ogni discussione politica all’interno del partito. Vogliamo unicamente discutere della proposta politica che offriamo ai territori, a partire dalla provincia di Trapani, ma dando anche un contributo al congresso regionale. Le unità di facciata servono a poco, serve invece l’unità di intenti sulla proposta politica per la Sicilia, che deve essere alternativa all’attuale governo di centrodestra. Sul congresso siamo aperti a una discussione con tutti. Se si creano le intese programmatiche bene, altrimenti sarà un congresso in cui ci misureremo sulla base della nostra proposta politica, sapendo che bisognerà costruire un modello organizzativo in cui tutti, nel Partito Democratico, dovranno sentirsi a casa”.

Idee chiare anche per le amministrative di Marsala: “Siamo dinanzi alla peggiore delle amministrazioni della storia marsalese. Il PD cittadino dovrà riorganizzarsi e costruire un percorso in cui il partito sarà centrale, ma dovrà avere pure l’umiltà e l’intelligenza di capire, partendo dagli errori del passato, che va costruita una coalizione vera. Bisognerà mettere insieme forze civiche e politiche che vogliono essere davvero alternative a un modello che si basa solo sul potere. La scelta spetta ai marsalesi, non escluderei il ricorso alle primarie”.