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13/12/2024 06:00:00

Il quasi partito di Miccichè, Lagalla e Lombardo

 È nato un altro, ulteriore, contenitore di centro. A dargli vita sono Gianfranco Miccichè, Roberto Lagalla e Raffaele Lombardo. Il perimetro entro il quale si muoveranno, affermano, è quello del centrodestra. Tre alleati che hanno qualche sassolino da togliersi nei confronti del governatore Renato Schifani, salvo poi dichiarare di volerlo appoggiare anche per un eventuale secondo mandato da presidente.

Lagalla ha già annunciato in conferenza stampa di volersi ricandidare alla guida della città di Palermo. Queste sono le intenzioni, ma bisognerà capire cosa ne pensano i partiti, poiché Lagalla è stato eletto sindaco della città metropolitana grazie a liste partitiche molto forti.

Non c’è ancora il nome del nuovo gruppo né un simbolo definitivo. Lombardo propone di inserire la colomba bianca dell’MPA. C’è già una prima adesione politica: si tratta di Giancarlo Cancelleri, ex M5S, poi transitato in Forza Italia e ora in questa nuova formazione. Non viene meno il ruolo degli Autonomisti, che oggi a Roma ufficializzano la federazione con Forza Italia.

La nuova formazione punta a essere presente con proprie liste alle prossime amministrative, regionali e provinciali (se si svolgeranno). Con questa mossa politica, Lagalla risolve un problema interno: gli esponenti di Italia Viva, che tali sono anche se ne hanno preso le distanze, possono transitare nel nuovo contenitore senza sentirsi più peccatori.

Al centro, dunque, per cercare di attrarre amministratori locali che non si riconoscono in formazioni partitiche già esistenti. Al centro, per dare vita in Sicilia al “Terzo Polo”, fallito miseramente a livello nazionale a causa delle eccentricità dei due leader, Carlo Calenda e Matteo Renzi.

L’Isola si presta poco a queste operazioni, dato che al centro ci sono già partiti che sono il perno dell’attività dei moderati, come la DC e Noi Moderati. Saverio Romano e Totò Cuffaro per la DC stanno portando avanti un lavoro di grande respiro. Marianna Caronia in Sicilia, insieme a Mara Carfagna e Mariastella Gelmini a livello nazionale, ha serrato le fila di Noi Moderati, offrendo maggiore slancio anche nei confronti del governo nazionale, con il benestare di Giorgia Meloni.

Ora sarà interessante capire quanti politici, volti nuovi e amministratori decideranno di aderire. Alla conferenza stampa era presente il marsalese David Costa, eletto con Cuffaro presidente ed ex assessore regionale.

Miccichè sta già corteggiando politicamente la marsalese Giulia Adamo, tornata attiva per la questione del porto di Marsala.

La formazione nasce da un trio che ha poco di nuovo e innovativo, essendo molto ancorato alla vecchia politica, e che aspira a coprire uno spazio già occupato.

Non si aprono ufficialmente a Italia Viva, poiché quel partito in Sicilia continua a fare opposizione demagogica al governo Schifani. Tuttavia, i rapporti con il leader siciliano Davide Faraone sono molto stretti da parte di tutti e tre i leader di questa nuova iniziativa politica.