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17/01/2025 06:00:00

Si faranno le primarie del Pd in Sicilia? 

 E alla fine sono più di 500 le firme raccolte da alcuni dirigenti del Partito Democratico per chiedere la regola delle primarie per votare al congresso regionale.


Cosa deciderà Roma si saprà nei prossimi giorni, oggi pomeriggio alle 18 si riunirà l’assemblea regionale del partito, l’incontro si terrà a Palermo.
Non si prevedono schiarite ma altri nuvoloni, minacciose di cattivo tempo.
I dem trafitti dalle correnti interne, nulla di nuovo.


La richiesta avanzata alla segretaria nazionale, Elly Schlein, è quella appunto di votare con primarie aperte, quindi chiunque non sia tesserato può votare il segretario regionale del partito. Paradossalmente anche chi è di un partito diverso o lontano dal Pd potrà comunque orientare quelle primarie. Tra i firmatari c’è pure il capogruppo all’ARS Michele Catanzaro, l’europarlamentare Peppino Lupo, il parlamentare regionale Tiziano Spada, Antonio Rubino della direzione nazionale.
A breve la sottoscrizione del documento potrà avvenire online, si tratta di una linea diversa e opposta a quella del segretario Anthony Barbagallo, che è pronto a ricandidarsi per guidare i dem siciliani.

La posizione di Safina
Il deputato regionale Dario Safina non è tra i sottoscrittori del documento, non cede il passo alle primarie, il suo è un ragionamento politico vista anche la crisi che attanaglia i partiti tutti, specie nella fase dei tesseramenti.
Oggi è difficile avvicinare persone alla politica, renderli parte attiva di un percorso e soprattutto farli tesserare. Quindi creare classe dirigente.
Safina lo dice chiaro: “Io sono per fare votare i militanti, perché dobbiamo ridare valore alla tessera. Dobbiamo dare valore a chi si vuole impegnare nei circoli. Le primarie hanno un senso per il segretario nazionale perché, secondo lo statuto, il segretario nazionale è il nostro designato candidato Premier. Confrontarsi, allora, ha un senso. Il segretario regionale non è né candidato alla Regione né candidato a Premier. Il segretario regionale è colui che deve dare valore alla militanza, deve dare rappresentanza alla proposta politica, ed è giusto che in un partito la proposta politica e chi deve guidare il partito sia deciso dai militanti e non da chi non è iscritto. Bisogna recuperare il valore della militanza, senza militanti che hanno un ruolo e un peso nelle scelte non avremo più dirigenti e resteremo sempre di meno. Se, invece, ridai valore alla militanza, anche con la partecipazione al congresso, qualche dirigente in più lo attrai”.


La posizione di Tiziano Spada
In queste ore concitati a battersi per le primarie è il deputato siracusano Tiziano Spada: “Le primarie sono l’elemento fondativo del Partito Democratico, e il fatto di pensare di abolirle dallo statuto è un grave atto di valutazione o comunque di sottovalutazione del contesto in cui viviamo che rischia di rendere il partito elitario. La nostra posizione è quella di mantenere le primarie aperte all’interno dello statuto e di celebrare il congresso regionale con lo stesso meccanismo che ha portato all’elezione di Elly Schlein. Noi non siamo contro la Schlein, è la nostra segretaria e vogliamo continuare a portare avanti il modello di coinvolgimento che in questi mesi ha consentito al Pd di crescere in termini percentuali confermandosi come primo partito delle opposizioni nel Paese. Pensiamo che il Pd debba porsi l’ambizione di governare la Regione, e che non può ridursi ad essere partito di minoranza, motivo per cui il futuro segretario del partito dovrà essere colui il quale avrà l’ambizione di guidare la coalizione per le prossime elezioni regionali, o comunque costruire una coalizione competitiva pronta ad affrontare la sfida elettorale cosa che, ahimé, non siamo riusciti a fare nelle scorse elezioni”.