L’inverno 2024-2025 sta portando con sé un mix di virus respiratori che sta mettendo a dura prova la salute degli italiani, con un’impennata di casi soprattutto al Centro e al Sud ed in Sicilia. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, sono oltre 6,8 milioni le persone ammalatesi dall’inizio di dicembre, con un’incidenza pari a 14,3 malati ogni mille assistiti nell’ultima settimana, in aumento rispetto ai 12,1 della settimana precedente.
L’influenza e i suoi “falsi amici”Non tutte le infezioni di questo periodo sono vera influenza. Quest’ultima si distingue per febbre improvvisa oltre i 38 gradi, brividi, dolori muscolari e articolari, accompagnati da una forte spossatezza. Tuttavia, molti sicliani sono colpiti da altre infezioni respiratorie che presentano sintomi simili, tra cui tosse persistente, raffreddore e debolezza che possono durare fino a 10 giorni senza febbre alta.
I virus protagonisti dell’ondata invernaleL’influenza rimane il virus dominante, con il 27,2% dei campioni positivi, seguita da un “cocktail” di altri agenti patogeni:
Questo mix spiega l’elevata esposizione alle infezioni delle vie respiratorie, in particolare in regioni come in Sicilia, dove l’ondata virale è particolarmente violenta. I più colpiti restano i bambini sotto i 5 anni, che spesso presentano forme più prolungate della malattia.
Come difendersi e curarsiGli esperti raccomandano di curarsi con antinfiammatori e farmaci per abbassare la febbre, evitando l’uso di antibiotici, che non sono efficaci contro i virus. Si guarisce generalmente in 5-7 giorni, ma nei bambini la malattia può durare di più.È importante monitorare l’evoluzione della tosse e contattare il medico se i sintomi cambiano o persistono.
Il ruolo del vaccino antinfluenzaleLa vaccinazione rimane fondamentale per proteggersi dalla vera influenza, ma non offre copertura contro gli altri virus circolanti.
Con una diffusione così ampia di virus, resta fondamentale adottare misure di prevenzione, come l’igiene frequente delle mani e l’uso della mascherina in ambienti affollati, per limitare il contagio e proteggere i soggetti più vulnerabili.