Molti gli incarichi in scadenza tra i funzionari regionali e molte le postazioni che non potranno più essere rinnovate.
E’ questo il dossier che ha in mano il presidente della Regione, Renato Schifani. Sono 18 in tutto le posizioni che dovranno essere vagliate, niente distrazioni ma pure il ritiro del disegno di legge che di fatto rivoluziona i criteri di nomina dei superburocrati.
Valzer dei dirigenti
Tra poco più di qualche giorno i dirigenti regionali si troveranno con i contratti scaduti, dieci di queste postazioni non potranno più essere rinnovate, lo impedisce la legislazione anticorruzione. Si tratta di situazioni in cui il dirigente ha già trascorso più di cinque anni nella stessa postazione. Parliamo di figure come Calogero Beringheli all’Urbanistica, Silvio Cuffaro alle Finanze, Carmelo Frittitta alle Attività Produttive, Carmen Madonia alla Funzione Pubblica, Dario Cartabellotta all’Agricoltura, Maurizio Pirillo alla Formazione, Salvo Cocina alla Protezione Civile. Poi ci sono i dirigenti con incarichi in scadenza, ma che non avendo superato i cinque anni, potranno essere riconfermati, tra questi ci sono: Letizia Di Liberti alla Famiglia, Vitalba Vaccaro all’Innovazione Tecnologica, Salvo Taormina agli Enti Locali, Patrizia Valenti all’Ambiente, Salvo Battaglia al Corpo Forestale, Giovanna Segreto all’Istruzione, Mario La Rocca ai Beni Culturali. Al via, dunque, alla rotazione di almeno dieci posizioni di incarichi.
Al via la deroga
Il governatore sta pensando di lavorare su una apposita deroga per i dirigenti che sono di fatto impegnati su dossier di emergenza, uno su tutti la posizione di Cocina alla Protezione Civile.
Pubblicati gli interpelli
Il governo regionale ha subito pubblicato gli atti di interpello, quindi i dirigenti possono candidarsi alla posizione, con gli uscenti anche i dirigenti di terza fascia.
Non vi parteciperanno i dirigenti con contratto a scadenza in primavera e l’estate 2025, quindi parliamo del Ragioniere generale, Ignazio Tozzo, e del capo della Pianificazione Strategia della Sanità, Salvatore Iacolino.
DDL ritirato
Il governatore Schifani, per evitare blitz in Aula, ha chiesto il ritiro del disegno di legge che avrebbe introdotto la fascia unica della dirigenza. All’interno di questo Ddl aveva trovato posto una norma che avrebbe consentito la stabilizzazione, col ruolo dirigenziale, di circa quaranta comandati alla Regione da altri enti pubblici. Il rischio, denunciato dai sindacati, era quello di premiare i parenti di politici e di funzionari. Schifani ha commentato così: “Ho concordato con l’assessore Andrea Messina la decisione di chiedere all'Ars il ritiro dell'intero disegno di legge sulla funzione pubblica per approfondimenti”.