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03/02/2025 06:00:00

Cuffaro torna al centro della politica siciliana: via alla scuola di formazione tra alleanze e tensioni

E’ partita venerdì la scuola di formazione politica della Dc di Totò Cuffaro, Ribera come location che accoglie deputati e politici sia di destra che di sinistra. Non ci sono i renziani. Cuffaro li ha defenestrati dalle sue manifestazioni dopo il pasticcio legato alle europee, quando i suoi furono prima accolti in lista da Italia Viva e poi scartati. Lontani i tempi in cui Cuffaro accoglieva Maria Elena Boschi.


Ricco il calendario degli eventi, ci sarà il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, il presidente della Regione Renato Schifani, il capogruppo ARS del PD Michele Catanzaro, Gianfranco Miccichè, Luca Sammartino(LEGA), Cateno De Luca(Sud chiama Nord), Saverio Romano (Noi Moderati), Giusy Savarino(FdI), Mirello Crisafulli(PD).
Il corso di formazione politica ha preso il via il 31 gennaio, si snoderà per tutto il 2025 e terminerà il 13 marzo del 2026. Diciotto gli appuntamenti in totale.


Ci sarebbero dovuti essere pure Nuccio Di Paola per il M5S e Ismaele La Vardera con la sua nuova formazione politica, che verrà presentata il 14 febbraio.
Pare però che i due deputati regionali non presenzieranno per uno scontro avuto con Cuffaro, il comunicato congiunto iniziale diceva così: “Abbiamo accettato a patto di dire tutto ciò che vorremo senza filtri e senza limiti. Diremo cosa pensiamo della politica fallimentare cuffariana, diremo che la nostra visione politica sta agli antipodi del cuffarismo. L’occasione di potere dire queste cose in ‘casa’ di chi ci ospita era troppo ghiotta per rifiutarla. Ovviamente lo faremo con garbo”.


Sabato La Vardera annunciava con un post sui suoi social: “Sono stato invitato dalla Democrazia Cristiana per parlare ad un evento da loro organizzato. Insieme a Nuccio Di Paola dei 5 stelle anche lui invitato, abbiamo posto una condìzione andare per parlare di come Cuffaro sia stato uno dei peggiori governatori siciliani: vuoi mettere la possibilità di andare a casa sua per parlare dei danni che ha fatto il cuffarisimo in Sicilia? Ho chiesto esplicitamente di non avere limitazioni, lo farò con garbo per carità, ma con convinzione. Ribadirò come un soggetto come lui non dovrebbe più fare politica, ribadirò le estreme distanze tra la mia visione politica con la sua. Se vorranno accettare una voce dissidente come la mia andrò, diversamente starò a casa”.
A seguito di questo annuncio non proprio pacifico La Vardera viene stoppato e ne da comunicazione lui stesso: “Ci è stato detto che dopo il nostro post non siamo più graditi, e che non potremmo andare…. Di cosa si ha paura ? Perchè non si accetta anche un pensiero diverso?”.
La Vardera, eletto con Cateno De Luca, transitato nel gruppo misto all’ARS è pronto a far decollare il suo nuovo movimento, il 30 gennaio presso uno studio notarile di Palermo giuridicamente ha preso forma la neo formazione politica. Nome e simbolo verranno presentati il 14 febbraio alle 16,30 presso il Mercato San Lorenzo a Palermo.
Al di là dei movimento della politica siciliana gli appuntamenti di Cuffaro dicono all’intera Sicilia una cosa sola: è dentro lo scacchiere, aggrega amministratori, riempie le sale, a differenza di altre forze politiche molto più strutturate a livello nazionale Cuffaro ha un gruppo di giovani che lo seguono. Nonostante i mugugni, Cuffaro è stato riabilitato, inforna percentuali importanti, catalizza consenso. Tra i relatori Antonello Cracolici, che presiede la commissione regionale antimafia: “Nessun imbarazzo, partecipare a un’iniziativa politica di un partito sia un segno di democrazia”.