Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
04/02/2025 06:08:00

Vado o non vado? Continua la polemica tra la Dc di Cuffaro e La Vardera

 E’ un botta e risposta quello tra Ismaele La Vardera e la DC di Totò Cuffaro, il corso di formazione politica, che ha avuto inizio il 31 gennaio e terminerà il 13 marzo 2026, 18 incontri in tutto, ha l’obiettivo di mettere insieme politici di estrazione diversa.
Invito accettato da La Vardera e Nuccio di Paola(M5S) ma con qualche sassolino già lanciato dall’altra parte, il loro intervento non poteva subire censure e soprattutto, questo è quello che ha affermato La Vardera, avrebbe detto alla platea quanto dannoso è stato per la Sicilia il governo targato Cuffaro e il cuffarismo ancora imperante.
Dichiarazioni che non sono state gradite ai vertici regionali della DC che hanno stoppato l’invito.

La Vardera su scuola formazione Dc
Non sono passate nemmeno 48 ore quando che il dibattito innescato ha fatto il giro del web, i due deputati regionali hanno rincarato la dose: “La domanda sorge spontanea: perché invitarci pensando che non avremmo potuto avere la libertà di dire tutto quello che volevamo? Se democrazia deve essere, bisogna avere anche il coraggio di ascoltare chi ha un pensiero diverso dal tuo. Avevano paura di sentirsi dire che il governo Cuffaro aveva regalato l’acqua ai privati assetando la Sicilia? Avremmo parlato con garbo e gentilezza senza offendere nessuno, ma se per loro offendere equivale a dire la verità, ossia che il loro leader per quanto ci riguarda dovrebbe ritirarsi a vita privata dopo aver distrutto la Sicilia, allora siamo ben lieti di continuare a dare la nostra idea di Sicilia in giro per i territori. L’occasione persa è stata la loro”.

La lettera del deputato Pace
Carmelo Pace, deputato regionale della Dc, ha spedito una lettera a Di Paola e La Vardera: “Cari Onorevoli in un confronto politico e civile, il dibattito dovrebbe basarsi su idee e proposte, non su attacchi personali. Come ricordava Alcide De Gasperi, ‘la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare’ e questa libertà include anche il diritto di esprimere le proprie opinioni senza timori o intimidazioni e noi della Democrazia Cristiana faremo tutto quel che possiamo affinché possiate tutti continuare liberamente ad esprimere le vostre personali opinioni anche deridendoci o additandoci colpevolmente e questo perché crediamo che la libertà di pensiero e di espressione venga prima di ogni altra cosa”.

Pace chiarisce che nonostante la distanza politica siderale non c’era alcun tentativo di censurare e zittire: “Gentili deputati La Vardera e Di Paola , nessuno si lasci andare in facile vittimismo, se lo vorrete sarete i benvenuti al corso di formazione politica di Ribera. Noi della DC saremo i garanti della libertà del vostro pensiero. La democrazia si nutre di confronto, non di insulti, e noi continueremo a difendere le nostre idee con la forza della ragione e il rispetto per tutti. Ma sento di dover rispondere con fermezza anche a quelli che la pensano come noi dicendo loro che “non ci lasceremo condizionare”.

La precisazione
In un precedente post lo stesso Carmelo Pace aveva ribadito: “Il corso di formazione politica è stato ideato da me, voluto da me nella mia città, le personalità politiche sono state invitate da me. Mi assumo io la responsabilità. Ad ogni invitato ho chiesto di parlare della politica dal proprio punto di vista, della propria esperienza partitica, delle diversità. Nessuno mi ha chiesto, né tantomeno è stato da me autorizzato ad offendere gli avversari, tantomeno nessuno è’ stato e sarà autorizzato ad offendere il mio leader Toto’ Cuffaro. Ribadisco ancora una volta, io sono orgoglioso di essere amico leale e fedele di Toto’ Cuffaro e pertanto non posso permettere a nessuno di approfittare di un mio errore per inveire e infierire nei suoi confronti e di conseguenza su tutti gli iscritti alla DC. I miei amici e colleghi Di Paola e La Vardera da me inviati, (non soltanto al corso di formazione politica ma anche alla seconda edizione della festa dell’amicizia) probabilmente perché criticati dalla stampa ad aver accettato il mio invito ad un corso di formazione politica organizzato dalla DC, stanno reagendo alle critiche, a mio avviso, in maniera eccessivamente cruenta nei confronti di Cuffaro, quasi a giustificarsi”.
Pace chiede scusa a Cuffaro: “ Chiedo scusa io a Cuffaro, agli iscritti del mio partito per il linciaggio subito. E’ stato un mio errore. Chiedo scusa pure ad Ismaele e Nuccio se sono stato causa di attacchi nei loro confronti, non era nelle mie intenzioni. A tutto però c’è un rimedio. Nel corso di formazione politica ognuno potrà esprimersi liberamente ma nel rispetto della dignità degli altri. Saremo felici di ascoltare le dottrine politiche diverse e distanti dalla Democrazia Cristiana. Le offese francamente NO Ne’ per Cuffaro, ne’ per altri. Chiederò personalmente a Di Paola e La Vardera di evitare di partecipare. Il confronto è il sale della politica, il linciaggio mediatico (per un mio personale errore)invece no”.