E' scontro tra Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe e il governo nazionale.
Lo scontro è sulle liste di attesa, Cartabellotta ha evidenziato i ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi per le liste d’attesa, sarebbe stato emanato, dopo 6 mesi dall’approvazione della legge, solo uno dei sei decreti previsti, quindi ci sarebbero milioni di pazienti in attesa.
Le repliche
La denuncia della Fondazione Gimbe ha provocato la reazione di Franco Zaffini, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Sanità e Lavoro: “Ormai mentire sul nostro Sistema sanitario nazionale è quasi diventato uno sport amatoriale. La salute è un bene assoluto e il primo dei diritti inalienabili, basta con le fake news e le strumentalizzazioni dei comunisti e dei loro cavalier serventi”.
Ci è andato pesante anche Maurizio Gasparri di FI: “La Fondazione Gimbe condiziona il dibattito sulla sanità ed ha diffuso notizie che alla verifica si sono rivelate infondate. Chi c’è dietro questa fondazione? Chi è Cartabellotta? Perché agisce in questa maniera? Quali interessi intende tutelare? Ha ragione Zaffini. E alcune informazioni non esatte ripetute sistematicamente sono diventate delle semi verità. Come quelle riguardanti i cittadini che rinunciano alle proprie cure. Chi avvelena il dibattito in questo modo si assume una grave responsabilità. E genera indignazione. Inutile smentirli, come ha fatto Zaffini, con dati di fatto alla mano”.
La solidarietà delle opposizioni
La segretaria del PD, Elly Schlein, ha accusato il governo di smantellare la Sanità pubblica e ha parlato di bullismo: “I loro tagli costringono quasi 5 milioni di italiani a rinunciare alle cure, gli altri a spendere 40 miliardi di tasca propria. In questo disastro si permettono anche di attaccare chi, come la Fondazione Gimbe e il suo presidente Cartabellotta, è impegnato da anni e di fronte a governi di qualsiasi colore a difendere il servizio sanitario nazionale. Giorgia Meloni si concentri sulla tutela della sanità pubblica e tenga a bada i suoi, perché questo bullismo politico non è accettabile: non resteremo a guardare mentre la destra attacca il diritto costituzionale alla salute. Alla fondazione e Gimbe e Nino Cartabellotta la solidarietà di tutta la nostra comunità democratica”.
Per Giuseppe Conte, leader del M5S: “La cosa comica (ma anche squallida) è che nello stesso comunicato in cui attacca tutti, Fratelli d’Italia ammette che è stato approvato solo un decreto. I complotti immaginari, come le bugie, hanno le gambe corte e servono solo a coprire i disastri di Meloni e soci: dall’assenza di provvedimenti concreti contro le liste di attesa ai 100 euro tolti in busta paga il responsabile possono trovarlo tranquillamente guardandosi allo specchio”.
La realtà
Franco Zaffini ha poi voluto ricordare che le liste d'attesa sono tra le principali priorità del governo “Che le ha ricevute in dote dai suoi precedenti, tanto che anche il secondo provvedimento, presso la mia commissione, sarà varato entro febbraio”. Ha poi evidenziato che “Per quanto riguarda i decreti attuativi quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio è stato fatto, il decreto sui poteri sostitutivi del Ministero della salute in caso di inottemperanza delle Regioni rispetto agli obiettivi della legge, così come il Piano di azione per rafforzare i servizi sanitari e sociosanitari (nelle Regioni del Sud destinatarie dei fondi del Piano nazionale Equità e salute), sono stati trasmessi in Conferenza Stato-Regioni. Le mie risposte alle dichiarazioni dí Cartabellotta sono state puntuali e basate sul lavoro svolto in commissione fino ad oggi. Non ho dato del 'comunista' a lui ma alla collega di Avs, basta leggere la mia nota. Ribadisco, infatti, che di sei decreti, quatto sono stati già licenziati dal Governo - tre di questi sono in attesa dell’intesa della conferenza Stato Regione - e due lo saranno nei prossimi giorni. Inoltre il secondo provvedimento sulle liste di attesa arriverà in aula a febbraio. Il tema salute è troppo delicato per essere piegato alla menzogna, invito le opposizioni a studiare i provvedimenti, leggere attentamente le note stampa e ad usare le loro prerogative invece di fare il copia-incolla. In realtà, avrebbero a disposizione anche lo strumento del sindacato ispettivo, per richiedere informazioni specifiche, ma da quello che ho capito le giuste notizie non interessano affatto, interessa soltanto la sterile polemica politica”.