Petrosino e l’intero comprensorio della Valle del Belice guardano con apprensione al destino della diga Trinità. Il sindaco di Petrosino, Giacomo Anastasi, non usa mezzi termini per descrivere la situazione: “Siamo al teatro dell’assurdo, l’acqua è questo Godot che non arriva e quando arriva la buttiamo a mare”. Durante un incontro promosso da un’associazione locale, Anastasi ha ribadito che il rischio è quello di celebrare “il funerale della diga”, a causa di una gestione politica inefficace e di responsabilità istituzionali accumulate nei decenni.
Il primo cittadino evidenzia che la diga, costruita negli anni ’50 e mai collaudata, ha subito nel tempo una serie di mancati interventi di manutenzione, nonostante fossero disponibili già dal 2020 finanziamenti dedicati. Ora la messa fuori esercizio dell’invaso mette a rischio la stagione irrigua 2025 e l’intero comparto agricolo del Trapanese, soprattutto il settore vitivinicolo, che coinvolge anche numerosi agricoltori di Petrosino e Marsala. “Non voglio entrare nei meccanismi tecnici”, ha detto Anastasi, “ma la Regione e il governo nazionale devono dirci chiaramente quali soluzioni intendono adottare, subito e nel lungo periodo”.
Il sindaco chiede risposte concrete per evitare il collasso di un sistema agricolo che è parte integrante dell’identità locale. “Basta con il giochino dello scaricabarile”, ha incalzato, sottolineando che non si tratta solo di salvare una stagione irrigua, ma di garantire un futuro a un’intera economia territoriale.
"Fare il sindaco oggi è una missione difficile"
Anastasi ha poi allargato il discorso al ruolo dei sindaci, spesso costretti a gestire emergenze di competenza regionale o nazionale, senza avere strumenti adeguati. “Siamo l’ultimo baluardo dello Stato, nelle periferie del Sud ci troviamo a fronteggiare problemi colossali”, ha dichiarato. Il malgoverno delle infrastrutture idriche siciliane non riguarda solo la diga Trinità, ma è un problema strutturale che richiede scelte politiche chiare.
Il sindaco ha ribadito che, pur senza voler innescare polemiche, chi governa oggi ha il dovere di dare risposte: “Non possiamo permetterci di aspettare altri anni, servono interventi immediati per garantire l’acqua agli agricoltori e per pianificare il futuro della diga”.
Carnevale di Petrosino: cinque carri e un concerto
Nonostante le difficoltà, Petrosino si prepara a celebrare il Carnevale, una tradizione radicata nella comunità. “Il Carnevale di Petrosino è molto più di una festa”, ha detto Anastasi, “è un evento che coinvolge volontari e cittadini per mesi”. Quest’anno sfileranno cinque carri allegorici, vere e proprie opere d’arte in cartapesta, accompagnate da spettacoli, degustazioni e attrazioni per i più piccoli. “E ci sarà anche una sorpresa: un grande concerto il lunedì di Carnevale, ma sveleremo il nome tra qualche giorno”, ha annunciato il sindaco.
Nuovi progetti per il 2025: scuola e viabilità
Infine, Anastasi ha parlato delle novità amministrative per il 2025. “Abbiamo avviato la demolizione e ricostruzione di una vecchia scuola, che diventerà un nuovo asilo grazie ai fondi del PNRR”, ha spiegato. Altri interventi riguarderanno la viabilità, con la sostituzione di semafori ormai obsoleti e il miglioramento della gestione finanziaria del Comune. “Stiamo risanando i conti pubblici e al tempo stesso portando avanti progetti concreti. I cittadini potranno vedere i primi risultati già nelle prossime settimane”.
Un anno che si preannuncia impegnativo per Petrosino, tra sfide politiche e progetti di rilancio. Anastasi, però, sembra avere le idee chiare: “Ci vuole serietà, programmazione e rispetto per la nostra comunità”.