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06/02/2025 06:00:00

A Trapani torna l'acqua, ma anche i disagi...

Un giorno con l'acqua, uno senza. La cronica carenza idrica che affligge il trapanese torna a farsi sentire con prepotenza, nonostante i proclami di un ritorno alla normalità. Mentre il centro storico di Trapani ha visto tornare l'acqua dopo un turno di stop, diverse zone della città, soprattutto a Trapani Nuova, via Villanova e le strade limitrofe, continuano a soffrire la sete.

L'ultima interruzione, causata dalle perdite multiple a Villa Rosina, ha messo a nudo la fragilità dell'intera rete idrica. Tre guasti simultanei, via Mozart e la strada provinciale Erice-Mazara, hanno costretto l'intera città a fare i conti con rubinetti a secco, mostrando ancora una volta quanto sia vulnerabile la condotta principale che porta l'acqua da Bresciana.

Il ripristino del servizio, però, non ha portato i benefici sperati. L'ondata di richieste per riempire serbatoi e taniche ha mandato in tilt il sistema, lasciando a secco diverse famiglie. Un problema che, secondo l'assessore Guaiana, è in parte prevedibile: "Quando salta un turno, la forte richiesta crea problemi di pressione. Basta un giorno di stop per generare difficoltà".

Ma il vero tallone d'Achille rimane la condotta principale, un'arteria di 65 chilometri che collega Bresciana a Trapani, ormai logora e soggetta a perdite continue. "Individuare le rotture non è semplice - spiega l'assessore - l'acqua segue percorsi sotterranei e riemerge altrove. Se la perdita è superficiale, è facile, ma con le infiltrazioni sotterranee serve tempo".

La storia della perdita di via Mozart è emblematica: riparata a marzo, si è ripresentata in estate e nuovamente in autunno, a testimonianza della fragilità della rete. Anche la nuova falla, inizialmente riparata con una fascia di 30 centimetri, ha richiesto un intervento più ampio per resistere alla pressione dell'acqua.

Di fronte a questa situazione, il Comune ha scelto la via della cautela: "Facciamo sondaggi mirati per individuare i punti critici, ma senza scavare a caso per non interrompere l'erogazione in tutta la città. Ogni intervento è pianificato per ridurre al minimo i disagi".

Un altro nodo cruciale è l'accumulo di riserve idriche: "A Trapani l'acqua viene erogata a giorni alterni - ricorda l'assessore - chi ha una cisterna adeguata può resistere anche a due turni senza problemi, ma non tutti hanno questa possibilità".

A preoccupare, infine, era lo spettro di una nuova emergenza idrica. Lo scorso anno, la siccità aveva spinto il Governo a stanziare 20 milioni. Quest'inverno, le piogge abbondanti hanno migliorato la situazione: "Il provvedimento era valido fino al 31 dicembre 2024 - conclude Guaiana - ma non è stato prorogato, quindi per la Regione siamo tornati alla normalità. Ma la fragilità delle condotte ci impone di restare vigili".

Nonostante le rassicurazioni, la sete di molte famiglie trapanesi resta una realtà amara. Un problema che richiede interventi strutturali e una gestione più efficiente delle risorse idriche, per garantire a tutti l'accesso a un bene primario come l'acqua.