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08/02/2025 06:00:00

Il 118 in Sicilia, tra carenze, emergenze e la necessità di una riorganizzazione

Il numero 118 venne introdotto per la gestione del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica.

La direttiva della Comunità Europea ha stabilito che progressivamente il numero 118 in tutte le regioni italiane verrà disattivato ed il servizio di Emergenza Urgenza Sanitaria sarà inserito tra quelli offerti dal 112, il nuovo numero unico da chiamare per ogni tipo di emergenza. In Sicilia il 112 è già attivo. A gestire il servizio del 118 in Sicilia è la Seus, una società consortile che è stata istituita nel 2009, con delibera di giunta regionale. Il suo capitale è interamente pubblico, costituita dalla Regione come socio di maggioranza(53,25%) e dalle aziende del servizio sanitario regionale(46,75%). Grazie alla Seus si organizzano e gestiscono i servizi di trasporto terrestre per l'emergenza-urgenza sanitaria 118 per l'intero territorio regionale.

Il 118 in Sicilia
Il servizio viene espletato attraverso le postazioni territoriali, mezzi ed equipaggi vengono gestiti per l’intero territorio siciliano dalla Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria Scpa (SEUS). I servizi svolti sono principalmente legati all’emergenza urgenza con ambulanze, gestisce i servizi esterni delle aziende sanitarie socie, quindi anche il trasporto di materiale sanitario, trasporto degenti intra ed inter ospedaliero, trasposto assistito materno, trasposto emergenziale neonatale, servizio trasporto organi, trasporto emergenza all’interno delle reti trauma stroke e ima.


Le postazioni in provincia di Trapani
Prevista una postazione di ambulanza ogni 28mila abitanti.
Due sono le ambulanze presenti a Marsala e una a Petrosino, per un totale di 3 ambulanze, di queste solo 2 sono medicalizzate, l’altra ha a bordo autista soccorritore e un altro soccorritore. I trasferimenti che avvengono dagli ospedali della provincia per Steni o Strok vengono eseguite non dalle ambulanze ospedaliere ma da quelle del 118, stessa cosa in presenza di TSO, alla salute mentale ad oggi c’è un solo medico.
Una postazione è garantita a Gibellina, una a Salaparuta, una a Salemi, una a Buseto Palizzolo, una a San Vito Lo Capo, una a Calatafimi, due a Castelvetrano(una di base e una medicalizza), due a Mazara, una a Castellammare del Golfo, una a Campobello, una a Custonaci, una a Erice Vetta, quattro a Trapani, una a Partanna, una a Pantelleria, le isole Egadi sono servite dalle ambulanze dell’Asp.

Gli interventi
Le ambulanze effettuano interventi 24 su 24 con la media di 10-15 interventi al giorno. Quello di cui si parla da sempre e che non è ancora stato effettuato è una ricognizione delle postazioni. Marsala ad esempio andrebbe potenziata con le ambulanze con infermiere a bordo e con le auto medicalizzate, con medico e infermiere a bordo, oltre all’autista. Si tratta di un mezzo di soccorso avanzato, che va inviato in aiuto di pazienti in grave pericolo di vita. A differenza degli equipaggi delle ambulanze con solo soccorritori, l'equipaggio sanitario dell'automedica può somministrare farmaci, effettuare manovre invasive.

Educare l’utenza
Carenza di medici e difficoltà strutturali mettono ulteriormente in ginocchio un sistema, che dovrebbe garantire in brevissimo tempo l’arrivo del mezzo di soccorso. A questo si aggiunge troppo spesso il ricorso al 118 per motivi che non mettono in pericolo la vita, la Seus ricorda che è opportuno chiamare il 118 nel caso di:
- difficoltà o assenza di respiro;
- dolore al petto;
- perdita di coscienza prolungata (la persona non parla e non risponde);
- trauma e ferite con emorragie evidenti;
- incidente (domestico, stradale, sportivo, agricolo, industriale);
- difficoltà a parlare o difficoltà/ incapacità nell’uso di uno o di entrambi gli arti dello stesso lato;
- segni di soffocamento, di avvelenamento, di annegamento o ustione.