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16/02/2025 06:00:00

Trapani, l'omicidio di San Valentino. La coltellata e la confessione della donna: "Mi sono difesa"

“Mi sono difesa. Voleva violentarmi e l’ho accoltellato”. Poche parole, che descrivono un movente, ma sulle quali gli investigatori stanno facendo tutte le verifiche. Così la donna di 50 anni, originaria di Macerata, agente di commercio, avrebbe confessato di aver colpito a morte, con un coltello da cucina, l’uomo con cui avrebbe avuto una relazione. Giovanni Anguzza, 65 anni, ex agricoltore, è morto la mattina di San Valentino a Trapani, poco dopo l’arrivo in ospedale. Un omicidio passionale, i cui contorni e il movente è però ancora tutto da decifrare.


I fatti
Alle 4 del mattino del 14 febbraio in via Catito, nei pressi del Palazzo di Giustizia, si sentono delle urla provenire dalla camera di un bed & breakfast.
Pochi minuti dopo, il titolare di una struttura vicina nota un uomo riverso sull’asfalto, in una pozza di sangue. Allerta i soccorsi e sul posto arrivano polizia e sanitari del 118.
Giovanni Anguzza è ancora cosciente, con una grave ferita all’addome. “Mi ha aggredito un extracomunitario”, riesce a dire prima di perdere i sensi mentre viene caricato sull'ambulanza. Ma il suo cuore cede poco dopo l’arrivo all’ospedale Sant’Antonio Abate. Troppo profonda la ferita all’addome che ha compromesso gli organi vitali.

La verità svelata dalle telecamere
Gli agenti della Squadra Mobile di Trapani impiegano poco a smontare la sua versione, a capire che a colpire l’uomo con una coltellata non è stato un extracomunitario e che l’aggressione non è avvenuta in strada. Le telecamere di sorveglianza della zona rivelano una realtà completamente diversa: si vede Anguzza uscire dal B&B barcollante, senza nessun aggressore alle spalle. Nessun extracomunitario, nessuna fuga. Solo lui, ferito, che si accascia sul marciapiede. Allora si va a ritroso e si ricostruisce quanto avvenuto. All’interno del b&b c’è una donna, ha 50 anni ed è originaria di Macerata. Da un paio di settimane si trova in quella struttura ricettiva, da un mesetto si frequenta con Anguzza.

 

 

L’amante confessa: “Mi sono difesa”
A colpire mortalmente Anguzza sarebbe stata la donna con cui aveva una relazione, un’agente di commercio di 50 anni, originaria di Macerata. La donna, interrogata dagli investigatori, ha affermato di aver agito per difendersi da un tentativo di violenza sessuale.
“Ha abusato di me, mi sono difesa. Ho afferrato un coltello da cucina e l’ho colpito”, avrebbe raccontato agli inquirenti.
Secondo la sua versione, la loro relazione era iniziata circa un mese fa, ma sarebbe stata caratterizzata da episodi di abusi e violenza. La sua posizione è ora al vaglio della magistratura. Attualmente, non è in stato di arresto, ma resta sotto stretta osservazione degli investigatori, che stanno cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dell’omicidio.

Il precedente
Un episodio analogo è già avvenuto a Trapani. Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre del 2021, Cristian Favara, 45 anni, fu ucciso a coltellate dalla compagna Vanda Grignani nel loro appartamento in via Avellone, nel centro storico.
La lite tra i due scoppiò per un ritardo di 15 minuti nel rientro a casa dell’uomo, agli arresti domiciliari con permesso di lavoro. La discussione degenerò e la Grignani sferrò due coltellate mortali al compagno.
La donna fu arrestata e condannata in primo grado a 21 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Trapani. In appello, la pena è stata ridotta a 14 anni. Durante il processo, la difesa ha sostenuto che la Grignani fosse vittima di ripetute violenze e che avesse già chiesto aiuto alle forze dell’ordine.