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17/02/2025 20:00:00

 Protesta a Calatafimi Segesta per dire no al ripetitore telefonico

Il freddo pungente non ha scoraggiato i cittadini di Calatafimi Segesta, determinati a far sentire la propria voce contro l'installazione di un ripetitore telefonico alto oltre 30 metri. Il traliccio, destinato a sorgere nella zona di Sasi, nel nuovo centro abitato, è considerato un'opera invasiva, non condivisa dalla comunità e potenzialmente dannosa per la salute e il paesaggio.

Il sit-in, organizzato dal "Comitato No Antenna Sasi" e presieduto da Giacomo Senia, ha visto una folta partecipazione di cittadini di tutte le età. Il gazebo allestito per l'occasione era gremito di manifestanti, che con cartelli e slogan hanno espresso il loro fermo dissenso all'installazione dell'antenna. Sciarpe e giubbotti non sono bastati a coprire l'indignazione e la risolutezza di chi chiede una revisione della decisione.

I lavori per l'erezione del traliccio sono stati momentaneamente sospesi dall'ufficio tecnico comunale, a causa della mancanza delle necessarie autorizzazioni dell'ARPA, del Comando del Corpo Forestale e del Genio Civile. Tuttavia, il timore dei cittadini è che l'iter burocratico possa essere sbloccato e i lavori riprendere in tempi brevi.

Il comitato promotore della protesta ha annunciato di essere pronto a portare avanti la battaglia con ricorsi al TAR e azioni di protesta ad oltranza, proponendo al contempo siti alternativi lontani dalle abitazioni per l'installazione del ripetitore.

La manifestazione ha rappresentato un segnale forte nei confronti della compagnia telefonica e delle autorità competenti. La comunità di Calatafimi Segesta non intende rimanere in silenzio e ha giurato di proseguire la propria lotta fino a quando non verrà trovata una soluzione condivisa. "Non ci rassegneremo! Non ci fermeremo!" è il grido unanime dei manifestanti, determinati a difendere il loro territorio e la loro salute.

 Qui una replica dell'Arpa Sicilia.