Venerdì 28 febbraio alle ore 17:00, presso il polo di Sant’Agostino del Museo diocesano di Trapani, si terrà un evento speciale
dedicato ai bambini e alle loro famiglie in occasione della chiusura della mostra "Warhol, Schifano e la pop art". L’iniziativa è pensata per avvicinare i più piccoli all’arte contemporanea attraverso un’esperienza immersiva e interattiva.
"L’iniziativa nasce con l’intento di creare un incontro tra le famiglie e l’arte contemporanea in uno spazio così significativo per la città di Trapani", spiega la direttrice del Museo, Lina Novara. "Vogliamo stimolare i bambini a diventare nuovi fruitori culturali, sperando che questa esperienza lasci un segno nel loro cuore e accenda in loro il desiderio di continuare a scoprire l’arte. Per un intero pomeriggio, tutta la famiglia potrà immergersi nei colori e nelle atmosfere della pop art, in un ambiente che unisce apprendimento e divertimento. I bambini potranno ascoltare storie, giocare, fare domande e dare spazio alla propria creatività".
Al termine della visita e delle attività, i partecipanti saranno invitati a raccontare la loro esperienza attraverso un disegno o un breve racconto. A ricordo dell’iniziativa, riceveranno un diploma di partecipazione, simbolo del viaggio compiuto tra storia, arte e creatività.
La partecipazione prevede un contributo di 2,50 euro (comprensivo di biglietto d’ingresso e visita guidata). È necessaria la prenotazione scrivendo a museo@diocesi.trapani.it.
I partecipanti dovranno presentarsi 15 minuti prima dell’inizio presso lo spazio antistante la Chiesa in Piazzetta Sant’Agostino.
La Mostra. Curata da Marco di Capua e Pasquale Lettieri e fortemente voluta dalla Diocesi di Trapani in collaborazione con la Fondazione Ettore Majorana, con la Cooperativa Fe.ar.T. - Fede, Arte e Turismo di Erice, e con Telesud Trapani, la mostra "Warhol, Schifano e la Pop Art" presenta alcuni rilevanti esempi di quella stagione felice delle arti contemporanee che si estese internazionalmente sotto l’insegna della Pop, divenendo icona degli anni Sessanta e per i decenni successivi. Capace di attraversare le epoche, ancora oggi la Pop Art mostra grande vitalità, oltre che estrema fascinazione su un pubblico estremamente eterogeneo, a dimostrazione di quanto questa corrente artistica sappia realmente parlare a tutti.
L'esposizione è stata pensata dagli autori come una contesa, quella tra la matrix americana della Pop – una folta squadra capitanata da Andy Warhol, con, tra gli altri, Robert Indiana – e la preziosa variante italiana, incarnata nella figura di Mario Schifano e interpretata da importanti artisti come Tano Festa, Franco Angeli e Titina Maselli. Il match prevede da una parte la corrente americana, quella che lavora alla consacrazione dell’oggetto quotidiano di consumo, dall’altra, la corrente italiana, che si nutre della riconnessione con le immagini, le figure della nostra cultura pittorica, rivestite adesso da una smagliante adesione allo spirito dei "modern times". E sono tanti gli autori in esposizione a Trapani che ci racconteranno, attraverso le loro opere, di un movimento che non perde freschezza e continua a fare proseliti anche tra i più giovani.È il caso, ad esempio, di Endless, giovanissimo street artist inglese, dal volto coperto, che, per contenuti e per modalità di proposizione, sembra essere il più vicino a raccogliere l'eredità dell'ineffabile Andy Warhol. Al suo fianco spicca il meno giovane ma non per questo meno frizzante, Mr. Brainwash, al secolo Thierry Guetta, francese, noto al grande pubblico per la sua notevole capacità di trasmettere gioia attraverso un uso sapiente del colore e per il gusto con cui miscela immagini provenienti dalla cultura popolare, dalla storia dell’arte, dal mondo dei media e della pubblicità. Insomma: Pop art a tutto tondo.
Organizzata da Il Cigno GG Edizioni e dalla Cooperativa Fe.ar.T. che cura il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiale di Erice e della Diocesi di Trapani, in collaborazione con La Colomba di Erice, e con le opere della Galleria Cris Contini Contemporary e di alcuni importanti collezionisti privati, la mostra ha arricchito di colore e di arte l’inverno trapanese.