Le piogge di gennaio hanno contribuito ad alleviare ulteriormente la siccità in gran parte del territorio, sebbene, come già accaduto a dicembre, la distribuzione delle precipitazioni sia stata piuttosto irregolare. Questo emerge dall’ultimo report del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), che ha analizzato i dati relativi alle piogge dell’ultimo mese.
Siccità: il quadro delineato dal SIAS
Nonostante alla fine di gennaio persistessero ancora alcune aree in condizione di siccità moderata, in particolare nel settore centro-meridionale, le precipitazioni registrate nelle prime settimane di febbraio hanno significativamente migliorato la situazione. Secondo il SIAS, le piogge hanno infatti contribuito a ristabilire un buon livello di umidità nei suoli, favorendo una crescita soddisfacente delle colture foraggere e dei seminativi.
Un altro segnale positivo riguarda l’irrigazione degli agrumeti: le piogge hanno consentito la sospensione dell’irrigazione di emergenza, che in alcune zone era stata necessaria fino alla prima decade di gennaio. Tuttavia, permane il deficit idrico accumulato nel lungo periodo, in particolare nelle aree ioniche e tirreniche, dove le piogge, sebbene abbondanti, non sono ancora sufficienti a colmare completamente la carenza idrica.
Analisi delle precipitazioni
Il SIAS conferma la valutazione del coordinatore della cabina di regia sulla siccità, Salvo Cocina, secondo cui la situazione varia notevolmente a seconda delle zone, delineando un’Italia a due velocità: mentre alcune aree hanno beneficiato di una buona ripresa idrica, altre, come il Palermitano e l’Agrigentino, rimangono sotto stretta osservazione. Se da un lato le piogge recenti hanno migliorato la disponibilità d’acqua nei suoli, dall’altro le riserve idriche negli invasi ( come nel caso della Diga Trinità) non hanno ancora registrato un recupero significativo. Salvo alcuni casi isolati, per una ripresa più consistente sarà necessario attendere ulteriori precipitazioni nei prossimi mesi.