Il questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, ha disposto il divieto di esequie pubbliche per Vincenzo Funari, il boss mafioso di Gibellina, deceduto all’età di 92 anni all’ospedale di Marsala, dove era ricoverato.
Classe 1933, Funari era un volto noto della criminalità organizzata locale. Nel 2010 fu tra gli arrestati dell’operazione “Nerone” condotta dai Carabinieri e venne successivamente condannato nel processo con rito abbreviato al Tribunale di Palermo.
Le indagini che portarono alla sua condanna furono supportate da intercettazioni ambientali e telefoniche, eseguite nella sua abitazione mentre si trovava ai domiciliari per un’altra inchiesta. I carabinieri ricostruirono così il ruolo di vertice che Funari aveva all'interno di Cosa Nostra nel territorio di Gibellina, svelando incontri strategici con esponenti mafiosi provenienti anche da Marsala.
Il divieto di funerali pubblici rientra tra le misure adottate per evitare celebrazioni che possano trasformarsi in manifestazioni di rispetto e omaggio da parte di affiliati o simpatizzanti, consolidando l'immagine e il potere dei boss anche dopo la morte.