Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/02/2025 14:00:00

 Il valore della beneficenza: tra silenzio e comunicazione

È opinione diffusa che il gesto nobile debba essere compiuto in silenzio, un’idea che si è sempre condivisa. Nel giorno di San Valentino, un defibrillatore è stato donato alla scuola del plesso Sirtori di Marsala. A offrirlo sono state alcune infermiere pediatriche dell’ospedale Regina Margherita di Torino, grazie ai proventi del loro libro Dono d’Amore, che racconta l’esperienza dei bambini oncologici che affrontano il fine vita anche con il supporto del Reiki.

Una parte della somma necessaria è stata elargita dal gruppo Fortezza del 6° reggimento bersaglieri dell’Esercito, composto da tutti i sottufficiali e guidato dal luogotenente Giuseppe Genna. Durante la cerimonia nell’atrio comunale della scuola, la Fanfara del 6° reggimento bersaglieri di Trapani ha intonato l’inno nazionale, seguito da altre esibizioni.

L’iniziativa è stata fortemente voluta da Marco Lo Chiano, Sergente Maggiore Capo Aiutante, padre di Walter, scomparso anni fa a causa di un tumore. Un gesto di solidarietà che ha commosso tutti i presenti. Tra i sostenitori del progetto vi era anche il consigliere comunale di Marsala, Lele Pugliese, militare dell’Esercito.

In questi giorni, il M5S di Marsala, tramite l’ex consigliere comunale Aldo Rodriquez, ha sollevato un interrogativo: che fine hanno fatto due dei tre defibrillatori donati al Comune nella scorsa consiliatura? Il gruppo pentastellato locale, durante la sua attività istituzionale, aveva destinato fondi derivanti dalle rinunce volontarie dei propri rappresentanti per acquistare tre defibrillatori, con l’intento di collocarli in esercizi commerciali del centro urbano. L’iniziativa, sostenuta dall’amministrazione comunale dell’epoca e da un parlamentare nazionale del M5S, era stata presentata ufficialmente in conferenza stampa.

Gesti nobili, certo, ma è proprio la strumentalizzazione della beneficenza che risulta discutibile. Da un lato, una donazione celebrata con la Fanfara del Reggimento; dall’altro, un’iniziativa accompagnata da una conferenza stampa politica.

Avendo ricevuto informazioni dettagliate dai diretti interessati, mi è tornato in mente un suggerimento di Salvatore Inguì, assistente sociale del dipartimento di giustizia minorile, noto in tutta Italia per i suoi progetti di recupero dei ragazzi nel Trapanese. Inguì, presidente del coordinamento provinciale di Libera Trapani e anima del teatro dell’Opera dei Pupi di Marsala, mi disse nel febbraio 2020, prima della pandemia: "L’altruismo va comunicato."

Me lo disse quando avevo regalato un defibrillatore al centro sociale di Sappusi, a disposizione del quartiere. Proprio lì, in occasione della visita di Luca Casarini, capo missione di Mediterranea, e del Capitano della Mare Jonio, Pietro Marrone, Salvatore suggerì a un giornalista presente di raccontare il fatto. Senza fanfare, senza conferenze stampa. Perché quella sera i protagonisti erano loro: Casarini, Marrone e il centro sociale.

Vittorio Alfieri