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20/02/2025 10:15:00

Bambino respinto al Pronto Soccorso di Mazara: la replica dell’ASP

 Dopo la denuncia della madre del bambino di 12 anni che, in condizioni critiche, sarebbe stato respinto dal Pronto Soccorso di Mazara del Vallo, arriva la replica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani.

Il caso, che ha sollevato preoccupazione tra i cittadini, era stato segnalato da Rachela, la madre del bambino, che aveva raccontato come, lo scorso 17 febbraio, suo figlio, con febbre alta (39,7°C), eruzione cutanea e nausea, fosse stato rimandato indietro senza nemmeno una visita. Secondo la donna, il medico di turno avrebbe semplicemente detto loro di recarsi a Marsala o Trapani, senza effettuare alcun controllo né misurare la temperatura del piccolo.

La difesa dell’ASP: "Abbiamo rispettato le procedure"

A rispondere alle accuse è Alessandro Di Bona, direttore dell’Unità Operativa Complessa Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Mazara, che respinge le contestazioni e chiarisce che sono state seguite tutte le procedure previste per la consulenza pediatrica, attiva solo fino alle ore 20 presso la struttura mazarese.

Secondo la ricostruzione dell’ASP, il bambino è arrivato al triage alle 20:15, lamentando sintomi influenzali con prurito al volto e al tronco e un episodio di vomito. Il protocollo prevedeva, come da prassi, che il paziente fosse inviato in consulenza pediatrica a Marsala.

Di Bona sottolinea che i genitori si sarebbero rifiutati di completare la procedura di triage e avrebbero lasciato autonomamente l’ospedale, lamentandosi per l’assenza di un pediatra in servizio. "Non c’è stato alcun rifiuto o omissione di soccorso – precisa il direttore – perché il personale del Pronto Soccorso non ha avuto modo di accertare né le generalità del paziente né la sua condizione clinica, dato che i genitori sono andati via prima di completare il triage".

Ecco la replica completa dell'Asp:

“Abbiamo rispettato tutte le procedure di consulenza pediatrica codificata dall’agosto del 2024”. Lo sottolinea Alessandro Di Bona, direttore dell’UnitaÌ€ Operativa Complessa Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Mazara, in merito alle notizie relative al presunto mancato soccorso a un bambino di 12 anni al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mazara.
Il paziente, accompagnato dai genitori, giungeva al triage del Pronto soccorso alle 20.15 circa, lamentando sintomi influenzali da circa due giorni con rinorrea e tosse, e comparsa di febbre dal mattino, associata a lieve prurito al volto e al tronco, ed un episodio di vomito. Una volta effettuata la valutazione del paziente al triage e, qualora necessario, anche da parte del medico di Pronto soccorso, si sarebbe regolarmente proceduto con l’invio del paziente in consulenza alla Pediatria di Marsala.
“I genitori avrebbero iniziato a lamentarsi per l’assenza di consulenza pediatrica serale a Mazara, pretendendo spiegazioni dagli stessi operatori sanitari, cosiÌ€ rifiutandosi di procedere al triage infermieristico del figlio e allontanandosi dal Pronto soccorso con il minore, senza consentire al personale sanitario di mettere in atto la valutazione del paziente e la procedura di consulenza pediatrica prevista in via temporanea ed eccezionale dall’agosto 2024, precisa Di Bona. Nessun rifiuto e nessuna omissione di soccorso, quindi, da parte del personale del Ps, che non ha avuto modo e tempo di accertare né le generalitaÌ€ anagrafiche del paziente né tantomeno di valutarne le condizioni cliniche, a differenza di quanto riportato dal genitore alla stampa e sui social media, che ha poi comunque portato il bimbo a Marsala con mezzi propri ma rinunciando all’assistenza che invece avrebbe avuto pienamente garantita ”.