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22/02/2025 10:18:00

Anziana morta a Marsala, il figlio: "Non ho picchiato mia madre"

12:40 - E' stato convalidato questa mattina il fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala nei confronti del 51enne marsalese Girolamo Peraino presunto autore dell'omicidio preterintenzionale ai danni della madre 80enne che si difende durante l'interrogatorio dicendo di non aver picchiato la donna.

L'uomo, arrestato due giorni fa dai Carabinieri della Compagnia di Marsala per i gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, a seguito del decesso della madre presso l’ospedale Paolo Borsellino di Marsala è stato tradotto al carcere di Trapani.

Il GIP lilybetano ha convalidato il fermo disponendo la misura della custodia cautelare in carcere.

L'indagato è, allo stato, solamente indiziato di reato, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.

 10:20 - "Non ho toccato mia madre. È vero, ho devastato casa per un forte litigio, ma non l'ho picchiata". Così si è difeso davanti al giudice Girolamo Peraino, il 51enne di Marsala accusato dell’omicidio preterintenzionale della madre, Anna Peralta, 80 anni, deceduta all'ospedale Paolo Borsellino a seguito di una grave emorragia interna.

Le dichiarazioni dell’uomo, tuttavia, non sono bastate a evitargli il carcere. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, Sara Quitino, ha infatti convalidato il fermo, accogliendo la richiesta della Procura, che accusa Peraino di aver provocato, con percosse, le gravi lesioni che hanno poi portato al decesso della donna.

L’interrogatorio e la difesa di Peraino
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, il 51enne, difeso dall'avvocato Francesco Roberto Vinci, ha ammesso di aver avuto una lite furibonda con la madre, culminata nella devastazione della casa. Tuttavia, ha negato di averla picchiata. La versione dell'uomo però non coincide con i risultati preliminari dell’autopsia e delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Marsala, coordinati dalla Procura.

Le indagini e l’autopsia
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Anna Peralta sarebbe stata aggredita domenica scorsa durante il litigio con il figlio. Sopraffatta dalla tensione e dalla disperazione, avrebbe poi ingerito 15 compresse di Tachipirina, forse nel tentativo di togliersi la vita.

Trasportata d'urgenza all'ospedale Paolo Borsellino, la donna è arrivata in codice rosso, con uno stato di salute già compromesso. Tuttavia, i medici hanno stabilito che la causa del decesso non è stato l’avvelenamento da farmaci, bensì una grave emorragia interna, compatibile con un trauma da percosse. Le dichiarazioni di alcuni testimoni e vicini di casa avrebbero poi rafforzato la pista delle violenze domestiche, denunciando episodi di tensione già noti in famiglia.

Nei prossimi giorni, i carabinieri proseguiranno le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia. Sarà fondamentale l’esito definitivo dell'autopsia, prevista per la prossima settimana, per chiarire le reali cause della morte della donna. Intanto, Girolamo Peraino resta in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale, in attesa del processo che dovrà stabilire le sue effettive responsabilità.