In libertà i fratelli Antonio e Massimo Sfraga
Sono tornati in libertà i fratelli Antonio e Massimo Sfraga, di 43 e 37 anni, arrestati lo scorso 10 maggio nell'ambito di un'operazione condotta dalla Dia di
Sono tornati in libertà i fratelli Antonio e Massimo Sfraga, di 43 e 37 anni, arrestati lo scorso 10 maggio nell'ambito di un'operazione condotta dalla Dia di
“Questa operazione ha fotografato il livello superiore del sistema mafioso, quello che va oltre l’attak nei lucchetti.
E' attesa per oggi (forse già in tarda mattinata) la sentenza d'appello nel processo dove è alla sbarra l'ex assessore regionale David Costa, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa.
“Chi gestisce i beni confiscati alla mafia non può essere lasciato solo. Per questo, è necessario che le istituzioni stiano al loro fianco, anche eliminando quelle lungaggini burocratiche che spesso ostacolano l’effettivo riutilizzo sociale del bene”. Lo ha detto Rita Borsellino, deputato del Parlamento...
14,50 - "Vi invito a leggere la relazione approvata e inoltrata il 18 marzo alla Procura della Repubblica di Palermo dopo che la giunta l'aveva fatta propria, e
Il procuratore generale ha chiesto alla Corte di Appello di Palermo la conferma della condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa per l'imprenditore trapanese del settore calcestruzzo Vincenzo Mannina, 49 anni.
”Sono ben cinque le procure che stanno indagando sul sistema Finmeccanica”.
I servizi segreti hanno messo una taglia da un milione e mezzo di euro per chi dà notizie sul boss mafioso Matteo Messina Denaro.
Stretta contro la mafia tra Catania, Palermo e Messina. Sono stati confiscati beni complessivi per 36 milioni e mezzo di euro in tre distinte operazioni.
"Non posso che augurarmi che le indagini si sviluppino in modo efficace e convincente. Non aggiungo altro", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare le dichiarazioni di Ciampi a proposito di un fallito tentativo di colpo di Stato nel 1993.
Dietro le bombe di matrice mafiosa del '93 "si e' temuto un colpo di Stato": lo ha detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino. All'epoca Mancino rivestiva l'incarico di ministro dell'Interno.
"Ho parlato di una trasversalità di interessi che contribuirono ad armare la mano di Cosa nostra per cercare di salvaguardare lo status quo messo in crisi dalle indagini sulla corruzione e sulla mafia".
L'operazione antimafia condotta dai carabinieri di Palermo che hanno arrestato cinque persone per estorsione e' "un ulteriore segnale di come nella realta' palermitana si allarghi sempre di piu' il numero di imprenditori che denunciano, chi spontaneamente o chi davanti all'evidenza".
Lo conoscono tutti come 'Arrosti pisci', ma il suo nome e' Michele Cordaro. E' lui, un pescivendolo di 43 anni, secondo gli inquirenti uno dei nuovi boss mafiosi palermitani. E' quanto emerge dal sequestro di beni per oltre 150 milioni di euro della Guardia Finanza che oggi ha colpito quindici persone.