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19/02/2025 09:26:00

Dilaga in Sicilia la truffa del finto carabiniere

 A Roccamena nel palermitano, un'anziana di 85 anni è stata vittima di una truffa orchestrata da due giovani donne napoletane, di 21 e 25 anni. Le indagini dei Carabinieri locali, supportate dal Nucleo Investigativo di Monreale, hanno portato alla denuncia delle due sospettate per "truffa aggravata in danno di anziani". (Qualche settimana fa era accaduto anche a Castellammare del Golfo)

Lo scorso 10 dicembre, la vittima ha ricevuto una telefonata da un individuo che si spacciava per carabiniere, informandola di un grave incidente causato dal fratello. Sotto pressione emotiva, l'anziana è stata convinta a consegnare 7.000 euro come presunta cauzione, somma ritirata direttamente a casa sua da una complice.

Grazie all'attività investigativa dei Carabinieri di Roccamena e del Nucleo Investigativo di Monreale, le due giovani donne sono state identificate come autrici della truffa. Questo caso evidenzia l'importanza di denunciare tempestivamente simili episodi per permettere alle forze dell'ordine di intervenire efficacemente.

L'Arma dei Carabinieri sottolinea che nessun rappresentante delle forze dell'ordine richiede denaro o oggetti di valore come cauzione. In Italia, l'ordinamento giudiziario non prevede il pagamento di cauzioni per il rilascio di persone arrestate. Pertanto, è fondamentale diffidare di telefonate sospette e, in caso di dubbi, contattare immediatamente il numero di emergenza 112 o rivolgersi al comando stazione più vicino.

Segnalare prontamente tentativi di truffa è essenziale per consentire alle autorità di agire rapidamente e prevenire ulteriori raggiri. La collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine rappresenta un elemento chiave nella lotta contro le truffe, specialmente quelle rivolte alle fasce più vulnerabili della popolazione.