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01/07/2009 05:39:50

Giunto in Italia dal Venezuela il boss Miceli

Il boss è considerato un elemento di spicco del narcotraffico internazionale. Era ricercato dal 2001, in seguito a una condanna per associazione mafiosa e traffico internazionale di stupefacenti divenuta definitiva. L'indagine che ha portato all'individuazione e alla cattura di Miceli è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Nel maggio del 2003 la polizia aveva arrestato, nell'ambito di un'operazione antidroga, anche la moglie di Miceli, Veronica Dudzinski, e i figli Ivano e Mario. Il boss di Salemi era stato inoltre intercettato nel 2000 con Pino Lipari, il «consigliore» di Bernardo Provenzano, che lo «investiva» ufficialmente per gestire un traffico internazionale di stupefacenti.

Alle ore 9:00 di oggi è giunto presso l’aeroporto di Roma Fiumicino.

Durante il volo Caracas – Fiumicino, MICELI è stato scortato da personale della polizia venezuelana ed al momento del suo arrivo in Italia ha trovato ad attenderlo i Carabinieri di Trapani che hanno provveduto a notificargli i provvedimenti restrittivi per i quali era ricercato in ambito internazionale, emessi da diverse autorità giudiziarie della Sicilia e della Calabria per reati in materia di mafia e per traffico internazionale di stupefacenti.
L’arresto di MICELI, nipote dello storico capomafia di Salemi (TP) Salvatore ZIZZO ed accreditato – sulla base dei provvedimenti giudiziari che lo riguardano – come un personaggio in grado di muoversi con disinvoltura tanto nei rapporti con cosa nostra siciliana quanto negli ambienti del narcotraffico internazionale, ha suscitato particolare eco non soltanto in Italia, ma anche all’estero e l’importanza del risultato investigativo è stata sottolineata anche dalle autorità venezuelane che hanno riconosciuto al personale della polizia locale che ha collaborato con i Carabinieri e con l’Interpol per la cattura, una promozione per meriti speciali.
Salvatore MICELI verrà adesso ristretto presso un carcere italiano a disposizione della D.D.A di Palermo che potrebbe valutare di interrogarlo già nei prossimi giorni.