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26/01/2010 05:34:36

"Carini utilizza strumentalmente il caso Errera". Lo Curto ricostruisce la vicenda. Documento del Pd

Secondo Carini, Celestino Errera - che è stato condannato in primo grado per favoreggiamento nei confronti di un boss latitante – è una macchia del centrosinistra,non della sua coalizione: “Me lo sono ritrovato nell’Udc, ma è stato eletto con il candidato Sindaco Lo Curto, e nel ballottaggio ha appoggiato il centrosinistra. E’ un problema dei consiglieri del centrosinistra”.
L’esternazione non solo è sembrata indelicata nei confronti di Errera, presente in aula, ma ha scatenato le reazioni dai banchi del centrosinistra. “Il Sindaco ha sbagliato linguaggio e termini” dichiara Lillo Gesone, consigliere comunale. “Noi siamo per le dimissioni di Errera dal Consiglio Comunale – sostiene Gesone – ma è sconcertante l’utilizzo strumentale che Carini ha fatto del caso Errera, come se lo stesso fosse un aspettato. Fa capire una cosa non vera: che lui ha subito la scelta di avere in maggioranza Errera. In realtà Errera non solo è nella maggioranza, perché la corrente di Ferrantelli dell’Udc è nella maggioranza, ma esprime anche un assessore, l’avvocato Sammaritano. Il consigliere Errera ha un suo assessore in Giunta!”.
Anche un altro consigliere, Agostino Licari, evidenzia che “Errera è un consigliere comunale della maggioranza”.
Sulla vicenda abbiamo ascoltato anche Eleonora Lo Curto (Mpa), candidata a sindaco nel 2007 contro Carini. Nella lista di Lo Curto dal nome “Giovani e donne per Marsala” era candidato proprio Celestino Errera , che è stato eletto e poi è passato all’Udc.
“Non credo che Errera abbia sostenuto Leonardo Giacalone al ballottaggio contro Carini” chiarisce subito Lo Curto, che poi ricostruisce la sua candidatura a Sindaco e la formazione delle liste: “Io ero in contrapposizione al cartello elettorale che sosteneva il Sindaco Carini, perché sapevo che non c’era un vero progetto politico per rilanciare Marsala e raggiungere obiettivi importanti. C’erano solo logiche di spartizione di potere. Mi sono candidata proprio contro queste logiche. Alleati con me c’era l’Udc, l’Mpa e la lista “Giovani e donne per Marsala”. Io non conoscevo Errera. Mai visto. Fu portato da noi da ambienti dell’Udc che non volevano candidarlo nell’Udc perché non aveva chance di vittoria”. Il riferimento è al gruppo Ferrantelli, che sosteneva la candidatura di Errera. “Io ero contraria – dice Lo Curto – ma poi mi convinsero di candidarlo. Io avevo il timore che lui, una volta eletto, avesse cambiato subito partito”. Cosa puntualmente avvenuta: “Errera ha sfruttato il sacrificio dei nostri candidati e con i nostri voti, senza i quali neanche sarebbe arrivato a conquistare il gradino di casa sua…”. Ma Lo Curto conosceva le vicende del fratello di Celestino Errera? Celestino è fratello dell'imprenditore edile Maurizio Vincenzo Errera, arrestato nell'ambito delle operazioni antimafia "Peronospera II e III" e condannato a 4 anni e 2 mesi di carcere per estorsione, con l'aggravante di avere favorito Cosa Nostra. “No, non conoscevo le vicende del fratello – risponde Lo Curto - Non conoscevo neanche che lavoro facesse. Ricordo solo che prevalse il ragionamento che non dovevamo rifiutare questa candidatura, che avrebbe portato voti in più al candidato Sindaco. E’ stato un incidente di percorso. Errera era dell’Udc, ed è tornato ad essere nell’Udc all’indomani della sua elezione”.

Anche alcuni esponenti del Pd hanno pubblicato un loro documento. Lo pubblichiamo integralmente, con le firme.

Il Partito Democratico di Marsala, in considerazione della sentenza che ha visto condannato il Consigliere Comunale Celestino Errera, esprime una forte preoccupazione per la valenza civica che tale vicenda assume. È del tutto evidente, infatti, che al di là della fattispecie specifica, messa in risalto dalla nota prefettizia indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, nota in cui tale condanna non rientra tra le cause di sospensione o revoca dalle funzioni di consigliere, esiste una realtà etica che dovrebbe da tutti essere riconosciuta ed a cui dovrebbero sottostare tutti coloro che rivestono una “funzione” pubblica. In particolare, vista la notevole rilevanza delle funzioni di controllo e proposizione e vista la notevole quantità di atti, ordinari e straordinari, votati dal Consiglio Comunale, i cittadini devono essere certi che nessun tipo di sollecitazioni diverse da quelle a favore del bene comune possano essere messe in atto.
Il rispetto delle istituzioni, sia esso inteso come aggregato delle singole funzioni o come singolo consigliere, pone chi ricopre un tale ruolo in uno status particolarmente delicato e sensibile. Tale condizione genera una responsabilità che spesso non consente di farsi scudo con articoli o commi a causa della caduta di credibilità che l’istituzione stessa ricaverebbe. Pertanto il Partito Democratico auspica che il Consigliere Errera ponga in essere, anche e sopratutto attraverso l'istituto delle dimissioni, gli atti necessari a tutela di se stesso e del ruolo da esso sin ad ora ricoperto operando quelle scelte che consentano al Consiglio di lavorare nella piena legittimità ed in totale serenità, garantendo il rispetto dei valori che la società ed il nostro Partito ritengono imprescindibili.

Annamaria Angileri Vice Coordinatore Provinciale PD Luca Coronnello Direzione Regionale PD Giovani Angela Guercio Direzione Provinciale PD Calogero Ferreri Direzione Regionale PD Giovani Antonella Milazzo Direzione Regionale PD Maria Pia Pellegrino Direzione Provinciale PD Ester Vaccari Direzione Provinciale PD Antonio Vinci Capogruppo PD Consiglio Comunale di Marsala