Il Presidente Mimmo Turano più volte ha annunciato a mezza bocca il rimpasto della Giunta, ma non ha mosso un dito, contando, per continuare a navigare, sulle lacerazioni interne ai partiti e ai veti incrociati.
Ma in Consiglio Provinciale si fa ben poco, e più volte è mancato in aula il numero legale, proprio perché non c’è una maggioranza che riesca a portare avanti gli atti della Giunta Turano.
Ad esempio nell’ultimo consiglio provinciale, tra il caos e l’indisciplina, si è trattato il caso della Società Agriturpesca. La questione era delicata. La Giunta infatti voleva aumentare il capitale sociale della società a 200.000 euro. Ma
tutto il dibattito serviva solamente a fare i conti all’interno della maggioranza con attacchi, ripicche, messaggi cifrati, non certo a trattare l’argomento.
A complicare la situazione è il quadro regionale. L’Udc è stato sbattuto fuori dal governo regionale dell’Mpa e dal Pdl Sicilia. A Palermo mal vedono, ora, che nell’unica provincia guidata da un uomo dell’Udc, Trapani con Turano (che è anche segretario provinciale del suo partito) ci sia ancora una maggioranza che tenga conto di vecchi equilibri, e non vendichi, in qualche modo, lo sgarro subito dagli uomini di Romano a Palazzo dei Normanni.
Ma Turano non può rompere con l’Mpa, sia perché ha vinto le elezioni grazie proprio al partito autonomista, sia perché hanno un gruppo di quattro consiglieri essenziali per far passare i provvedimenti più delicati. Tra l’altro l’Mpa già conta in Provincia di Trapani una scissione interna, con il gruppo “Alleati per il Sud” che conta pure altri quattro consiglieri, e hanno ingaggiato una lotta durissima proprio con gli ex compagni di partito. Ad esempio, mentre l’Mpa chiedeva l’appoggio del Pdl – Sicilia per il Lombardo Ter, gli Alleati per il Sud annunciavano di volersi federare con il Pdl dei “lealisti”, quello di Nani, Alfano, Schifani… Alleati per il Sud esprime un assessore in Giunta, Giovanni Lo Sciuto, che l’Mpa non vorrebbe più. A chi deve dare retta Turano?