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05/02/2010 05:11:12

Carini imbrigliato dall'Udc

Renzo Carini, Sindaco di Marsala, ha litigato con quasi tutti. Con Giulia Adamo, potente cugina del Pdl, che l’ha voluto e l’ha fatto eleggere Sindaco. Ha fatto il muso duro a D’Alì, e a Cristaldi, e si è allontanato da Grillo. Si disinteressa delle sorti della politica locale preferendo cercare canali diretti a Roma.
Ha fatto lo splendido sul caso Errera, il consigliere dell’Udc fresco di condanna in primo grado per favoreggiamento alla mafia: “E chi lo conosce?” ha detto in aula. Aggiungendo: “Me lo sono ritrovato in maggiinsedcarinigr.jpgoranza”. Lo stesso Errera ci è rimasto male. Fa parte della corrente di Ferrantelli, la stessa che esprime in Giunta l’assessore Sammaritano. “Sono i partiti che esprimono gli assessori, non le correnti” ha replicato il Sindaco in Consiglio Comunale. Peccato che Carini tratta proprio con le correnti, non con i partiti. Ad esempio, nel Pdl i suoi referenti sono nell’altra metà del cielo, quella che non fa riferimento ad Adamo e Miccichè.
Ma appena ha alzato la voce nei confronti dell’Udc Carini è stato subito imbrigliato dal partito di Casini. Che gli ha ricordato tutti i punti non attuati del suo programma amministrativo, in un documento molto articolato: dalla rotazione dei dirigenti, al pessimo avvio della raccolta differenziata.
Allora Carini è stato costretto a ricucire subito con il gruppo che esprime in aula ben sei consiglieri. E in merito al documento dell’Udc ha detto: “Non è un ultimatum. Sono delle proposte”. Michele Gandolfo e compagni hanno replicato con una mezza manifestazione di apprezzamento per il lavoro sulla sanità fatto da Carini. Ma in realtà ormai l’Udc comanda davvero, detta l’agenda. Il coordinatore Stefano Pellegrino usa il bastone e la carota, vede un grande vuoto, e si lancia.