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16/02/2010 05:47:35

Radioterapia: incontro positivo alla Regione

Giulia Adamo esce dal silenzio. Non aveva detto una parola sulla diatriba in merito alla sanità locale che sta lacerando i comuni del nostro territorio. Trapani contro Mazara contro Alcamo contro Salemi per il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera, per contendersi il polo oncologico. Nel mezzo, Marsala, con il silenzio del Sindaco Carini, impegnato a chiedere al manager dell’Asp l’emodinanica, e l’unica parlamentare marsalese a non dire una parola.
Invece sabato ,durante il dibattito sulla sanità provinciale organizzato a Trapani presso il seminario vescovile, Giulia Adamo ha parlato. Il dibattito era molto delicato: dove fare il centro di radioterapia? A Mazara o a Trapani? A difendere le ragioni di Mazara c’era Tony Scilla (“i fondi sono già stanziati”), per quelle di Trapani, tra gli altri, Camillo Oddo (“c’era un impegno precedente preso nel 2006”).
Il dibattito è stato aperto dal sindaco di Erice Giacomo Tranchida: «Qui la radioterapia si può fare subito. Invito i vertici dell'Azienda sanitaria provinciale a trasmettere il progetto. Il consiglio comunale di Erice è pronto ad approvare la variante in poco tempo. Non ci si venga a dire che oggi il Vangelo in Sicilia è Russo. Proponiamo un'alternativa concreta».
Ferrara, Lo Giudice, Gucciardi hanno cercato di fare da pompieri sottolineando la possibilità che i centri di radioterapia in Provincia alla fine siano due.
Giulia Adamo ha lanciato la sua sfida: «La sanità trapanese non può essere difesa guardando al Comune di appartenenza. Finora sono stata in silenzio su questa vicenda ma mi accorgo che viene affrontata in modo vecchio. E' quanto mai chiaro che a Trapani come a Mazara ci vorrà del tempo per realizzare il centro. Ma ci dimentichiamo che a Marsala c'è un nuovo ospedale che potrebbe ospitare il servizio di radioterapia immediatamente. Così, otterremo un solo risultato, quello che i nostri concittadini continueranno ad arricchire Bagheria e Palermo». La cosa non è stata presa bene dai suoi colleghi di partito. Livio Marrocco: «A Mazara il bunker operativo deve essere realizzato, a Trapani soltanto rivestito. Ci mancava poi che la collega Adamo introducesse un nuovo elemento di divisione con l'ospedale Cardilla».

 

La vertenza sanità rimane aperta in attesa dell'incontro di oggi con il presidente della Regione Raffaele Lombardo. L’obiettivo, centro di radioterapia all'ospedale Sant'Antonio Abate, senza aprire un contenzioso con Mazara del Vallo, che avrà questo servizio a conclusione dei lavori di ristrutturazione del suo ospedale.

Il Sindaco di Marsala, nel frattempo, scrive. Dopo le recenti note inviate al Direttore Generale dell’Asp Fabrizio De Nicola, l’ultima delle quali per chiedere l’attivazione di un polo di emodinamica all’interno dell’nuovo ospedale “Paolo Borsellino, ecco che il primo cittadino lilybetano torna alla carica. Questa volta per caldeggiare l’apertura, in tempi brevi, dei due reparti di nuova istituzione previsti dal piano di riordino e rinfunzionalizzazione della rete ospedaliera provinciale e cioè della Rianimazione e della Divisione di Otorinolaringoiatria. “Credo – precisa il Sindaco – che sia ormai inderogabile procedere all’apertura del servizio di Rianimazione. Sappiamo, infatti, quanto esso possa essere importante per salvare delle vite umane affette da traumi o da patologie in stato acuto. Da qui la nostra richiesta visto, peraltro, che i nuovi locali ben si prestano ad ospitare un reparto così importante”. Il Sindaco, inoltre, nella missiva chiede che il Direttore generale De Nicola proceda al potenziamento dei servizi di radiodiagnostica per immagini (radiologia) e dell’area di emergenza del nuovo nosocomio dove quotidianamente si registrano proteste da parte dell’utenza. “Quella del pronto soccorso – e mi preme ribadirlo – non è una questione semplice. Abbiamo chiesto con insistenza un potenziamento del presidio e sono arrivati altri due medici in forza a quelli che operavano nel vecchio San Biagio. Evidentemente, a sentire le lamentele, non bastano e quindi ho reiterato la mia richiesta di un ulteriore potenziamento possibilmente con l’istituzione – h 24 – di 2 medici per turno di servizio (mattina, pomeriggio e notte) che interagiscono fra di loro e che assicurino cure efficienti per fronteggiare le emergenze mediche e chirurgiche”.