Giulia Adamo: "Insensato sprecare tutti questi soldi per la radioterapia a Mazara o Trapani"

Con il PD avete raggiunto un accordo che potrebbe portare all’approvazione del piano casa alla Regione. Tra l’altro il problema di questo provvedimento, fermo all’Ars, è che ci sono tanti emendamenti, più di 400.
In realtà sono 600 gli emendamenti. È chiaro che quando si va con tutti questi emendamenti in aula si rischia di snaturare la legge. Quindi in una riunione, con tutti coloro che sostengono il governo, abbiamo ribadito la necessità di ritirare tutti gli emendamenti che vogliono snaturare la legge e che propongono sanatorie, interventi di cementificazione, dunque inaccettabili. L’unica proposta che adesso viene valutata è quella di consentire degli interventi al mondo economico.

Quindi anche alle imprese…
Sì, con moderazione lì dov’è necessario intervenire per adeguamenti anche sulla sicurezza sul luogo di lavoro. Tutta una serie di interventi secondo i limiti e le norme dell’accordo Stato-Regione. È stata una riunione costruttiva, speriamo di portare al più presto la legge in Parlamento e di approvarla in tempi brevissimi e quindi dare un segnale al mondo economico dell’edilizia, ma non solo.

E sarà anche un segnale al mondo politico sulla tenuta di questo governo…
È vero. Affinché l’accordo tra Stato e Regione, fatto per garantire un periodo di riforme nell’interesse della Sicilia, vada avanti. Questo è un progetto in cui crediamo e siamo sicuri di aver constatato anche la volontà degli altri di lavorare bene.

È soddisfatta di come si è risolta la diatriba tra Trapani e Mazara del Vallo sull’unità di radioterapia? Anche perché lei aveva proposto di farla a Marsala…
L’ho proposto non per provocazione ma perché secondo me era l’unica proposta sensata. Ho evitato di intervenire subito nel dibattito proprio perché era partito così male, con un atteggiamento campanilistico di altri tempi. Io non credo che al cittadino della provincia di Trapani interessi in quale comune si faccia una struttura per la lotta ai tumori. Quello che certamente tutti vogliamo è la possibilità di curarci all’interno del nostro territorio. E allora, tra Mazara del Vallo e Trapani, è chiaro che l’unica proposta sensata rimane Marsala. Non perché io sono marsalese, ma perché c’è una struttura nuova e moderna nella quale, con piccoli interventi ( 4  - 5 mesi di lavoro), si può far partire la radioterapia.

A Mazara ci sono grossi investimenti, da fare....
Pensare di ristrutturare Mazara con un progetto di 20 milioni i di euro per aprire la radioterapia è assurdo. Su Trapani sarebbe più semplice ma bisognerebbe fare sempre dei lavori, quindi perdere mesi se non anni e tutto ciò nell’interesse di Bagheria. Quindi il messaggio sarebbe che noi dobbiamo continuare a curarci a Bagheria? Purtroppo io sono ancora sconvolta dalla via che ha preso questo dibattito e del silenzio del comune di Marsala...

Il sindaco di Marsala ha comunque incontrato l'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo, per perorare le cause del nostro ospedale.
Io ho visto una presa di posizione abbastanza forte da parte del Presidente Lombardo, del gruppo del PDL-Sicilia che si è schierato con grande forza. Io ho incontrato Lombardo che sembra orientato ad una decisione ragionevole ma le altre sono davvero da Striscia la Notizia. Abbiamo un ospedale che si trova a 20 minuti da Trapani e da Mazara, e si deve andare a costruire un’altra struttura mi pare fuori da ogni logica.

Non è nell’ottica della razionalizzazione delle risorse…
Va contro la razionalizzazione delle risorse. E andrebbe contro gli obiettivi del governo che noi del PDL-Sicilia ci siamo impegnati ad appoggiare.