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08/07/2011 21:27:14

Rita Borsellino. "Sui fondi europei Sicilia in grande ritardo"

Non possiamo permetterci di perdere queste risorse, né di disperderle in progetti dispendiosi e iniqui. Lo diciamo da tempo, ma siamo giunti in cui l’accelerazione della spesa non è più rinviabile”. Così Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, si espressa nel corso dell’incontro di oggi a Palazzo dei Normanni promosso dall’Osservatorio sui fondi europei di Un’altra Storia. All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’assessore regionale Gaetano Armao, i deputati regionali Giuseppe Lupo, Antonello Cracolici, Giovanni Barbagallo e Davide Faraone, e poi Mario Filippello (Cna), Antonio Riolo (Cgil) e Giada Platania (Confindustria).

Tema centrale della tavola lo stato dell’arte del Po Fesr 2007-2013. L’Osservatorio ha presentato un piano per la rimodulazione della programmazione di questi fondi, frutto del lavoro di comuni, sindacati, organizzazioni di categoria ed esperti di politiche per lo sviluppo. “Quello che chiediamo – ha detto Alberto Tulumello, segretario dell’Osservatorio - Bisogna puntare con forza sui poli industriali, sulla ricerca e sull’innovazione, su infrastrutture e trasporti, in particolare sulla mobilità sostenibile, e su un maggiore sostegno allo sviluppo locale”. Per Franco Pignataro, sindaco di Caltagirone e presidente dell’Osservatorio, “per sostenere questi processi è necessario formare un capitale umano adeguato, puntando per esempio su nuovi istituti tecnici, e promuovere una maggiore concertazione con il territorio. L’eccessivo accentramento della spesa a Palermo è uno dei motivi del grave ritardo della Sicilia sui fondi europei”.

Temi che chiamano in causa direttamente la Regione. “Non nascondo che sulla spesa dei fondi Fesr ci siano delle difficoltà – dice Armao – Ma questa spesa è legata a doppio filo con i fondi Fas, che sono stati bloccati dal governo nazionale e dirottati al Nord. Senza i Fas, rischiano di restare al palo quei grandi progetti di infrastrutturazione, come l’alta velocità tra Palermo e Catania e l’Interporto di Termini Imerese, di cui la Sicilia ha bisogno”. Armao ha parlato anche dell’Interporto di credito d’imposta (“Abbiamo chiesto di finanziarlo con i fondi europei, ma la Commissione Ue è contraria”) e di beni confiscati alla mafia: “Stiamo valutando l’introduzione di una linea d’intervento ad hoc per il riutilizzo dei beni confiscati”.

Felice Bonanno, direttore generale del Dipartimento Programmazione della Regione, ha annunciato: “Nei prossimi mesi rimoduleremo nuovamente la programmazione, per puntare su quelle linee d’intervento che hanno fatto registrare le performance migliori”: