Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/08/2011 06:13:47

Gucciardi: "L'Ars riduca compenso e numero dei deputati"

Dichiara Gucciardi: “Quando sono seriamente a rischio le aspettative presenti e future dei cittadini e soprattutto delle generazioni più giovani, al sentire comune appare stucchevole, fuor di luogo e quasi pretestuoso ogni ragionamento su chi debba porre in essere o recepire norme rigorose sulle istituzioni pubbliche e sui cosiddetti costi della politica.”
“Di fronte ad una crisi preoccupante che potrebbe mutare in peggio le condizioni di vita di milioni di persone”, continua il deputato del Partito democratico, “il dovere di chi ha responsabilità istituzionali deve essere quello di assumere comportamenti esemplari, senza attardarsi in interminabili discussioni sulla capacità risolutiva o meno di ogni intervento, né in sterili approfondimenti sulle competenze istituzionali che potrebbero derivare dalla specialità dello Statuto siciliano”.
E ancora Gucciardi, “Senza facili demagogie, difficoltà eccezionali vanno fronteggiate con misure eccezionali.”
“Quindi, è dovere del Parlamento regionale”, conclude Baldo Gucciardi, “intervenire immediatamente per far si che anche la nostra Regione, senza tentennamenti o tatticismi di sorta e in sintonia con il sentire preoccupato e diffuso dei cittadini siciliani, faccia per intero la sua parte, mettendo subito in campo misure complessive adeguate alla gravità della crisi, nonchè riducendo compensi e numero dei deputati regionali e di altri organi delle istituzioni pubbliche”.