Oggi il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, evidentemente disinteressato a studiare forme alternative ad una manovra finanziaria odiosa, sarà ad Erice per partecipare ai lavori della 44/a edizione dei Seminari internazionali sulle emergenze planetarie.
Il ministro La Russa dichiara di "seguire da tempo le attività della comunità scientifica" e ne ha sostenuto l'impegno a studiare con rigore scientifico-tecnologico i problemi più importanti. Addirittura pare che oggi prenderà la parola per - niente meno - una a ''lectio magistralis'' che affrontera' anche le problematiche relative alla nascita di un Centro studi e ricerche dedicato esclusivamente alle emergenze planetarie.
Sarà. Ma la vera emergenza in Italia è la casta politica a cui dovremmo staccare la spina.
Ad Erice in questi giorni si tengono dei lavori, presieduti dal professor Antonino Zichichi a cui prendono parte 100 scienziati di 40 Paesi. La Federazione mondiale degli scienziati è la più grande istituzione scientifica nella quale si riconoscono 10 mila scienziati di 115 Nazioni. La Wfs è l'unica istituzione che ha saputo realizzare in 50 Paesi ben 100 progetti sulle emergenze planetarie.
''Nel primo decennio del XXI secolo - ha detto Zichichi - le emergenze planetarie hanno attratto l'interesse dell'opinione pubblica mondiale. Tutti i governi si dicono impegnati per affrontarle e risolverle, ma nessuno pone su basi rigorosamente scientifico-tecnologiche le 63 emergenze planetarie''.
''E' stata la Wfs - ha concluso - a porre su basi di rigore scientifico lo studio di queste emergenze, ponendole in 15 classi e dando vita a progetti-pilota per dimostrare che è possibile affrontarle e risolverle'.
Anche l'anno scorso La Russa tenne ad Erice una lectio magistralis.