d'osservazione sono finiti i consiglieri comunali d'opposizione. Troppo strano il loro comportamento, troppo strano che dopo un anno e mezzo di polemiche abbiano accettato sic et simpliciter tutte gli aumenti proposti da Carini. I più maligni pensano: è stata Giulia Adamo a chiedere ai consiglieri comunali del Pd, Vinci, Licari, Milazzo, di adottare una linea morbida. Una prima prova dell'asse che si è costituito tra Pd e Terzo polo e che porterà all'appoggio di Adamo quale candidato Sindaco comune a Marsala.
A sinistra, in particolare, si rifiuta l'accusa di aver fatto da «sponda. Ma di fatto i consiglieri comunali di opposizione hanno contribuito a mantere il numero legale in aula, salvando nel momento decisivo il Sindaco Carini. Il primo ad accendere la miccia è stato - il giorno dopo il papocchio - il segretario cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, Giovanni Gaudino ("anche se viene da chiedersi come mai, il consigliere Lillo Gesone, di SeL, pur essendo a Marsala non ha partecipato al consiglio comunale" malignano dalle parti del Pd...). Ha parlato, in una nota di «consenso più o meno camuffato» del Pd a Carini e ha annunciato che chiederà ai partiti del centrosinistra «un gesto forte di chiarezza politica che ponga fine a torbide dicerie» proponendo subito una «mozione di sfiducia» contro il sindaco e primarie in autunno.
Il gruppo consiliare del Pd è stato molto confuso. Prima ha fatto trapelare la notizia che il bilancio in realtà sarebbe nullo. Poi quando ha capito che nessuno aveva abboccato ha reagito a Gaudino con estrema durezza e con un attacco personale e fuori le righe a lui e a Paolo Paladino (reo di aver pubblicamente detto di voler uscire dal Pd). I toni sono gli stessi di Massimo Grillo (che fantasia, ragazzi....). Parlano di di «spregevole campagna diffamatoria» in danno della rappresentanza del Pd in Consiglio attuata con «insinuazioni e distorte comunicazioni» tendenti «a svilire, sul piano non solo politico, la quadriennale condotta di duro e incondizionato contrasto all'azione di malgoverno della città rappresentata dall'amministrazione Carini». Nei fatti, i tre rappresentanti del Pd rivendicano l'approvazione di un emendamento al bilancio «al fine di garantire la riapertura dal 1° settembre dell'asilo nido, della mensa e del trasporto scolastico, nonché al ripristino del buono scuola (220mila euro), oltre ulteriori somme sempre per i servizi socio-assistenziali e per la stabilizzazione dei precari, azzerando i capitoli per le spese di missione del sindaco, quelle per la «pubblicità», per la rappresentanza ed altre spese inutili e superflue».
Ancora, i tre dicono di voler «reagire a dichiarazioni, allusioni e teoremi calunniosi che vogliono dare del Pd, fors'anche con la complicità di taluni dirigenti dello stesso, una immagine distorta delle nostre persone - scrivono Vinci, Licari e Milazzo -. Abbiamo voluto stendere questo documento perché i marsalesi conoscano il senso delle nostre condotte e ricevano rassicurazioni circa l'inesistenza di qualsivoglia mercimonio finalizzato alla nomina di assessori tecnici riconducibili alle nostre persone o di qualsivoglia altra utilità».
I consiglieri del Pd non chiariscono però chi ha dato loro mandato per attuare questa bislacca strategia politica. Non certo il Pd, perchè, ad onor del vero, non vi è traccia di documenti o dichiarazioni di Annamaria Angileri, coordinatrice locale del partito, che davano indicazioni di "sposare" la politica fiscale del centrodestra...
Insomma, alla vigilia della campagna elettorale, il centrosinistra comincia una nuova lotta intestina e suicida. Che sia anche questa, dopo la farsa del bilancio, una strategia, per arrivare ad aumentare sempre più la tensione e giungere spaccati a ridosso delle elezioni per evitare le primarie, e ricorrere ad un deus ex machina (anzi, una dea: Giulia Adamo), che verrà proposta come unica candidatura possibile?
Nel frattempo, viene da Agostino Licari la proposta di una mozione di sfiducia al Sindaco Carini. Secondo Licari "la mozione era già stata preparata, «ma sembra che il partito l'abbia congelata". E lui non ne capisce il motivo.
Sui nuovi ingressi nella giunta Carini è, intanto, intervenuto il consigliere di Sel Lillo Gesone, che parla di «giri di valzer motivati dalla volontà soddisfare appetiti personali» e di «amministrazione allo yogurt» in quanto «tutti gli assessori sono stati a breve scadenza, senza poter mettere in campo nessun tipo di progettualità».