. L’isola di Pantelleria da domenica tornerà ad avere la Matrice, rinata tra il Castello Barbacane e il palazzo municipale. La celebrazione di dedicazione si terrà alle ore 11 di oggi, presieduta dal vescovo monsignor Domenico Mogavero.
LA CHIESA - A progettarla così è stato l’architetto Gabriella Giuntoli (col coordinamento dell’ufficio diocesano dei beni ecclesiastici diretto da don Leo Di Simone e e Bartolomeo Fontana) che, dal 2002 (anno della demolizione della vecchia Matrice, costruita sul finire degli anni ’40 su progetto di Enrico Del Debbio) ha seguito i lavori di costruzione della nuova Matrice. A partire dalle fondamenta e sino ad arrivare alla realizzazione della cupola. La Matrice ha la forma di un enorme dammuso, muri in cemento armato dipinti di un azzurro chiaro che richiama il mare. «Quel Mediterraneo che bagna qualsiasi angolo dell’isola - spiega monsignor Domenico Mogavero - e che ci richiama ad un’umanità dell’accoglienza. Ma è anche la centralità nel mezzo di questo mare che da il valore aggiunto a questa Matrice che torna ad essere il punto di riferimento dei fedeli di tutta l’isola». La nuova costruzione è stata finanziata coi fondi dell’8 per mille della Confederazione Episcopale Italiana (3,2 milioni), i sagrati e le opere esterne con un finanziamento regionale di 1,3 milioni.
LE OPERE - All’interno la nuova Matrice ha uno stile che si richiama al moderno e che mette insieme la componente architettonica e artistico-religiosa. Marmo bianco e bronzo spiccano negli arredi di Ernesto Lamagna. Come i due amboni con un angelo e l’aquila che sulle sue ali regge una lastra di cristallo come leggio. Per il portone principale Lamagna ha disegnato due angeli che sembrano fuoriuscire dal mastodontico portone in acciao corton. «Le sculture - spiega la Giuntoli - vogliono richiamare alla mente il Satiro danzante di Mazara del Vallo, questo a sottolineare le radici storiche e culturali di Pantelleria». Sulle porti laterali a far da maniglioni ci sono i simboli del mare e della terra. La fonte battesimale è davvero originale, perché da il giusto rilievo al sacramento del battesimo. È una fonte ad immersione a forma di croce con tre gradini di marmo dove sono state sistemate due figure a misura d’uomo, una di Cristo e l’altra del Battista. Dalla conchiglia del Battista scorre l’acqua che, bagnando il capo del Cristo, si raccoglie ai suoi piedi. Alle spalle è stato sistemato un ulivo vero che bagna, idealmente, le sue radici nell’acqua stessa della fonte.
LA CUPOLA E LE DONAZIONI - Sul tetto svetta, invece, la cupola realizzata con tasselli di mosaico, posizionata sopra delle arcate di legno massiccio. La cupola è stata possibile realizzarla con le offerte dei fedeli panteschi e dei tanti forestieri che di Pantelleria ne hanno fatto la loro seconda casa. Tra questi l’attrice Carol Bouquet e lo stilista Giorgio Armani che ha anche donato alla Matrice i paramenti liturgici che vengono indossati durante le solenni celebrazioni.