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31/12/2011 05:34:12

Ruggirello: "Ho lasciato il gruppo dell'Mpa all'Ars, ma non il partito"

E' per questo che Paolo Ruggirello, deputato regionale dell'Mpa, ha lasciato il gruppo del suo partito. "Ma non ho lasciato il partito" specifica. Per Ruggirello "sono venute meno le ragioni di tutela e collabotazione dei mie confronti da parte del capogruppo Musotto". Il motivo del dissenso è stato dapprima il ritiro della firma di Musotto dal disegno di legge di Ruggirello sulla sanatoria delle case abusive costruite sulle coste. Poi, mercoledì, la goccia che ha fatto traboccare il vaso , la bocciatura di un emendamento sul bilancio proposto dallo stesso Ruggirello.

Il testo di questo emendamento prevedeva che dalla busta paga degli assessori tecnici, e quindi di tutti i 12 rimasti in carica dopo le dimissioni di Piraino, vensissero tolte alcune voci in modo che alla fine venisse equiparata alla indennità di funzione del Vice Presidente dell'ARS, passando quindi dagli attuali 15 mila euro a circa 4 mila mensili.

"Ci sembra giusto - ha dichiarato Paolo Ruggirello- che dopo i tagli apportati agli stipendi dei parlamentari anche gli assessori subiscano analoga sorte . L'approvazione di quell'emedamento avrebbe consentito alla Regione un risparmio di circa 1 milione e mezzo di euro l'anno".

C'è da dire che in realtà l'emendamento di Ruggirello e di Giulia Adamo (capogruppo all'Ars) non nasce affatto per ridurre la spesa. Sia perchè gli assessori "tecnici" non parlementari sono nella storia dell'Ars una eccesione, sia perchè ci sono voci ben più scandalose (il vitalizio, ad esempio) che dovrebbero essere tagliate prima. La mossa, invece, nasce dal tentativo di "levare l'acqua" agli assessori tecnici, per rendergli il lavoro sempre più difficile e costringere il governatore Lombardo a varare una giunta politica.

"Non è detto che il gesto da me compiuto ieri - ha concluso il deputato autonomista - preluda ad un prossimo abbandono del Partito. Di certo apre le porte ad un chiarimento. Se questo non dovesse esserci, allora e solo allora, sarei costretto a prendere in esame l'ipotesi di altra collocazione politica. Mi auguro che ciò non debba avvenire. Questo lo stato dell'arte".