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30/07/2012 04:31:24

Le consulenze gratuite (e illegali) del Sindaco Adamo

Il Sindaco Giulia Adamo da quando si è insediata ha nominato cinque consulenti esterni con incarichi a volte singolari. Tra gli ultimi c’è Giancarlo Montesano, che sarà chiamato a "supportare nell'organizzazione di particolari manifestazioni ed eventi, nonché cura del cerimoniale". È stata un po’ spiazzante la nomina di Montesano, anche perché fu uno dei primi firmatari della “lettera dei venti” che portò poi alla candidatura di Salvatore Ombra. L’ultimo esperto nominato dal Sindaco Adamo è invece l'avvocato Diego Tranchida. Noto penalista marsalese, nonché marito dell’assessore Antonella Genna, Tranchida supporterà l’attività amministrativa in campo penale, dirà se si violano le leggi e quali possono essere le conseguenze. Con tutti gli indagati al Comune, mai tale nomina fu più tempestiva.
Ebbene, Montesano, Tranchida e tutti gli altri, fanno i consulenti a titolo gratuito. Questa cosa Giulia Adamo ci tiene sempre a sottolinearla. Anche se nell’accordo di collaborazione che c’è tra i consulenti e l’ente è previsto un eventuale rimborso spese. Tra l’altro gli ultimi due incarichi (quelli a Montesano e Tranchida) sono stati conferiti ti in barba alla legge regionale che stabilisce il limite massimo di tre consulenti per gli enti locali. Siamo arrivati a cinque. Non fa niente, sono tutte gratis. Ma l’inghippo sta proprio qua, perchè è illegale conferire incarichi del genere a titolo gratuito. E c’è tutta una giurisprudenza a sancirlo. Recentemente la Corte dei Conti della Calabria è intervenuta su un caso del genere. I giudici contabili al Sindaco di Cerchiara di Calabria - che chiede ‹‹se all’Ufficio di supporto agli organi di direzione politica possa essere assegnato anche personale esterno, la cui collaborazione verrebbe garantita a titolo gratuito, riconoscendo solo un rimborso delle eventuali spese sostenute nell’esercizio dell’attività, debitamente documentate›› - rispondono che ‹‹la possibilità di corrispondere al personale dell’ufficio di staff il mero rimborso delle spese sostenute e debitamente documentate nell’esercizio dell’attività lavorativa, con esclusione di qualsiasi compenso o retribuzione per l’attività svolta, appare incompatibile con l’art. 90, comma 2, del Tuel››. Inoltre c’è tutta una giurisprudenza, oltre che la legge, a sancire che ‹‹ l’assunzione dei collaboratori esterni da assegnare agli uffici c.d. di staff degli EE.LL. debba avvenire con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato e conseguente applicazione del contratto nazionale di lavoro del personale degli enti locali, escludendo che si possa far luogo all’assunzione mediante contratti di lavoro autonomo (come invece è avvenuto nel caso delle consulenze marsalesi, ndr), nel chiaro intento di evitare che la disciplina giuridico-economica del rapporto sia dettata in contrasto con le previsioni del CCNL, per quel che riguarda, principalmente, l’entità della retribuzione››.


Inoltre, il divieto conferire incarichi di tale natura senza un rapporto contrattuale adeguato andrebbe a tutela del lavoratore incaricato di prestare consulenza esterna. E in questo caso a passare dei guai potrebbe essere l’ente pubblico che, una volta scaduto il rapporto fiduciario con l’esperto incaricato, potrebbe vedersi arrivare una citazione dal lavoratore per aver prestato servizio senza il giusto inquadramento contrattuale.
Il Sindaco Adamo invece, delle consulenze gratuite ne va fiera. C’è da dire però che, il fatto che le consulenze siano gratuite non significa che tutti possono ottenere l’incarico. E l'11 Luglio scorso è stato stabilito di poter dotare lo staff del Sindaco anche di consulenze esterne gratuite "senza ricorrere a procedure selettive", come di solito si fa.

Intanto sempre a proposito di consulenze, il Sindaco di Marsala se l’è presa parecchio per le parole del deputato regionale del Pdl Fabio Mancuso dopo la bocciatura dell’emendamento blocca-nomine all’Ars sostenuto anche dall’Udc. Mancuso aveva citato il caso Marsala, con il consulente Salvatore Adamo finito nel registro degli indagati per peculato e usurpazione di funzione pubblica, reati non presenti nell’emendamento sostenuto dal partito di Giulia Adamo. Il sindaco di Marsala, dopo aver ricordato di aver sostenuto la legge, ha ripetuto che Salvatore Adamo ‹‹ha semplicemente accompagnato i vigili urbani che controllano gli accessi al mare. Nel caso specifico, si è proceduto all'apertura forzata di un cancello, con rottura delle catene che ostruivano l'ingresso in spiaggia. Pertanto – continua Giulia Adamo - se da un lato mi sorprende l'informazione di garanzia nei confronti di Salvatore Adamo; dall'altro sono altresì soddisfatta del suo operato, teso al ripristino della legalità, in piena sintonia con l'azione di trasparenza e correttezza istituzionale di questa Amministrazione››. Polemiche su polemiche. Però Salvatore Adamo, che è stato nominato "esperto in materia di polizia urbana e sicurezza", non è indagato solo per la vicenda degli accessi al mare, ma anche perché avrebbe usato indebitamente gli uffici e le auto della Polizia municipale. Si sarebbe trovato, secondo gli inquirenti, là dove non doveva stare.


Insomma si fa sempre un gran parlare di legalità e di leggi per tenere fuori gli indagati, condannati e rinviati a giudizio dagli enti pubblici. Poi alla fine te li ritrovi lì. In consiglio comunale, in giunta. Oppure a fare il consulente “a gratis”. Nello stato libero di Marsala si può.

 

Francesco Appari