Il porto di Trapani è al centro di una fase di grande trasformazione. Con il boom della crocieristica e il rilancio del molo Ronciglio, che ha finalmente reso l’infrastruttura più operativa, il futuro dello scalo marittimo trapanese sembra promettente. A parlarcene è Gaspare Panfalone, Ceo della Riccardo Sanges e Co, tra i più noti imprenditori della logistica e dei trasporti nel territorio, in una lunga intervista a Tp24.
Nella prima parte dell’intervista (il video è visibile in calce all’articolo), Panfalone analizza lo stato di salute del porto di Trapani, le prospettive di crescita e le sfide che il settore deve affrontare. "E' l'industria più importante della provincia - dice Panfalone - dalla logistica alla cantieristica, dal turismo ai trasporti, fino alla pesca. La portualità per questo territorio ha un'importanza strategica, spesso sottovalutata". Per Panfalone "il porto di Trapani, per il territorio, vale forse più dello stesso aeroporto, per i numeri che genera, i posti di lavoro, l'impatto nell'economia reale".
Crescita del traffico crocieristico e nuovi scenariSecondo i dati forniti, il 2025 si preannuncia come un anno record per il traffico crocieristico a Trapani:
Numeri che segnano una crescita importante e che potrebbero tradursi in un impatto economico positivo per il commercio locale e il turismo. Precisa Panfalone: "Ma già nel 2009 eravamo arrivati a numeri ben più importanti, che si erano persi. Adesso l'Autorità Portuale ha lavorato con un processo organizzativo migliore, e speriamo in una continuità, perchè le crociere portano denaro fresco".
Il rilancio del molo Ronciglio: una svolta per il portoDopo anni di inattività, il molo Ronciglio è finalmente operativo. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale ha ufficializzato l’apertura della struttura, consentendo così i primi ormeggi, anche se al momento con un pescaggio ridotto. Una notizia che rappresenta un passo avanti per l’infrastruttura e per le imprese che operano nel settore della logistica e dei trasporti. "E' inaudito che un'opera pubblicata, sequestrata nel 2005, rimanga inoperativa per venti anni - commenta Panfalone -. E' un tempo biblico: in una società appartenente all'economia dell'Occidente non ci si può permettere di di far rimanere opere pubbliche, create con denari pubblici, inattive per un periodo così lungo di di tempo".
L’economia trapanese tra sviluppo e tutela della RiservaPanfalone, che è anche dirigente di Sicindustria Trapani, pone l’accento su un aspetto cruciale: il legame tra sviluppo economico e gestione della Riserva Naturale delle Saline. “Non possiamo più ignorare il problema della crisi economica che frena lo sviluppo della città e del suo porto. Lo sviluppo economico è la chiave per combattere la criminalità e garantire nuove opportunità di lavoro. Serve un dibattito pubblico sulla gestione della Riserva e il suo impatto sull’economia locale. Bisogna trovare un equilibrio tra rispetto dell’ambiente e crescita del territorio”, afferma Panfalone. "Sviluppo del porto e tutela della Riserva non devono entrare in contrasto. Cioè, non dobbiamo noi preoccuparci di stabilire cos'è più importante - aggiunge - , bisognerebbe lavorare tutti insieme per coniugare la soddisfazione, se così possiamo dire, di tutti gli interessi in gioco. Lavoro e tutela dell'ambiente possono convivere in maniera costruttiva. Da noi ci sono tutti gli elementi per farlo. La presenza di una Riserva così vicino al porto rappresenta ad esempio un punto di forze per il crocierismo, per programmare le escursioni".
Una città che guarda avantiIl porto di Trapani è una risorsa fondamentale per il territorio, ma per sfruttarne al meglio le potenzialità serve una strategia chiara e condivisa tra istituzioni, imprenditori e cittadini.
Nel video in calce all’articolo, la prima parte dell’intervista a Gaspare Panfalone, con approfondimenti su questi temi e sulle prospettive future del settore.