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07/09/2012 04:44:01

Da Trapani a Bergamo, la Commissione Europea indaga sugli aiuti occulti a Ryanair

Ed  è un mistero, soprattutto, quanto effettivamente la Provincia Regionale di Trapani versi a Ryanair ogni anno per fare dell'aeroporto Vincenzo Florio, di Trapani Birgi la base siciliana della compagnia low cost più famosa al mondo.

La commissione speciale sull'Airgest del consiglio provinciale ha cessato la sua attività lo scorso 27 Agosto. Il suo presidente Giovanni Palermo è stato impietoso: «Dalla prima convocazione, 12 marzo, la gran parte dei componenti designati dai partiti non è stata presente, spesso non giustificando l'assenza». E certo: la commissione nasceva unicamente per ostacolare la campagna elettorale di Salvatore Ombra, candidato Sindaco a Marsala. 
Palermo ha comunque segnalato il silenzio della società di gestione dell'aeroporto: «L'Airgest non ha mai fornito informazioni su bilanci societari, convenzioni, personale e fornitori». 

Nell'incapacità della politica di fare chiarezza, succede allora che sono gli anonimi a fare "informazione". Ad esempio, è stata ricevuta in consiglio provinciale una lettera di un certo "Filiberto Ferracane" che mette in discussione «la procedura aperta per la selezione di una società specializzata in materia di somministrazione di lavoro a tempo determinato. Si tratta di  500 mila euro per un anno con l'assunzione di 250 persone. Un'altra missiva anonima contesta «l'affidamento del servizio di pulizia e manutenzione delle aree verdi dell'aeroporto, due milioni di euro».

Il vero dato però è un altro. Che bisognerebbe fare chiarezza su quanto prende Ryanair per non muoversi da Birgi. Secondo una nostra inchiesta, pubblicata tempo fa, gli "aiuti" a Ryanair si dovrebbero calcolare intorno al milione di euro l'anno ad aeromobile di stanza a Birgi.  Si tratta cioè di aerei "basati", ovvero che la notte "dormono" a Birgi. Sono per ora tre, prima erano quattro. 

Su questo ultimo aspetto vuole fare luce la Commissione Europea, perchè si tratterebbe di aiuti illegali, che violano le regole della libera concorrenza. La Commissione Europea, in passato, aveva messo sotto la lente la compagnia irlandese per evasione fiscale e contributiva (500 milioni di euro).  Ma adesso indaga sulla liceità di accordi commerciali, come quelli che Ryanair fa, pagati con soldi pubblici.  Dal 2001 ad oggi, ad esempio, dall'aeroporto di Alghero sono stati versati nelle casse di Ryanair soldi per un totale di 43 milioni di euro. Spesso, la clausola di questi contratti - top secret - prevede per esempio che l'ente si impegni a fare pubblicità nel sito o negli altri mezzi di Ryanair. In questo senso la regione Puglia ha versato per campagne pubblicitarie dedicate a Bari e Brindisi, due scali Ryanair, la bellezza di 12 milioni di euro.  A Verona, invece, è stata la Meridiana a denunciare che Ryanair ottiene 7 milioni di euro l'anno, 25 euro a passeggero in transito. E anche a Trapani, c'è stato un consigliere del precedente Cda che voleva un euro a passeggero perchè si riteneva come colui che aveva fatto da intermediario per l'affare. Si tratta di auti di Stato illegittimi. La denuncia (di 18 pagine) di Meridiana è dello scorso 19 Luglio. Dopo pochi giorni, l'8 Agosto, la Commissione ha aperto un'istruttoria preliminare.  Invece, per quanto riguarda Alghero, la denuncia è del 2007, di AirOne. La Sogeaal, la società che controlla lo Stato, avrebbe favorito Ryanair utilizzando somme messe a disposizione dalla Regione Sardegna, che controlla lo scalo: 43 milioni di euro. 

Proprio qualche giorno fa Meridiana è tornata alla carica, denunciando che  «l’utilizzo dei contributi locali erogati dagli aeroporti ad alcuni vettori low cost avviene in modo non trasparente» e annuncia che procederà alla «verifica dettagliata delle condizioni competitive presenti presso ogni singolo aeroporto» e, qualora rilevi la presenza di distorsioni, «provvederà alla interruzione immediata della programmazione». Tra le prime misure adottate — precisa una nota — il gruppo provvederà alla cancellazione dal 16 settembre dei collegamenti Bari-Verona, in quanto oggetto di denuncia, e Bari-Milano Linate, in quanto sottoposti alla concorrenza di Ryanair che opera 3 voli giornalieri da Bari a Milano-Bergamo ricevendo contributi commerciali.
 Nel mirino di Meridiana c’è in particolare proprio Ryanair: «Fondi destinati allo sviluppo di rotte internazionali vengono utilizzati anche per sostenere l’attività su rotte nazionali e già servite da vettori italiani — spiega la nota, facendo l’esempio della Verona-Bari — e tali iniziative non sviluppano nuovo traffico e alterano la concorrenza. Estendendo il caso Verona agli altri aeroporti che utilizzano questi schemi, il contributo complessivo per anno alla sola Ryanair è superiore a 300 milioni. Poiché peraltro si tratta di aeroporti in massima parte pubblici, tali schemi si possono configurare come "aiuti di Stato"; di qui la denuncia alla Comunità Europea. In aggiunta Ryanair beneficia di vantaggi fiscali e contributivi che altri Paesi, quali la Francia, a differenza dell’Italia, non hanno permesso». Nei mesi scorsi il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, aveva interrogato il governo regionale sullo stanziamento, dal Bilancio autonomo della Regione, di 12 milioni di euro alla compagnia aerea irlandese Ryanair per favorire i voli da e per gli aeroporti di Bari e Brindisi. «Da anni chiediamo chiarezza su questo e anche il nucleo di valutazione regionale ha chiesto di approfondire e conoscere i dati sul traffico passeggeri e sulla quantità e qualità dei servizi offerti da Ryanair».