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14/09/2012 04:04:54

E Turano finanzia a Petrosino la manifestazione fantasma. La "sagra delle cassatelle": chi l'ha vista?

Cifre clamorose: 500.000 euro di contributi che marsala.it ha ricostruito qualche giorno fa punto per punto, e che hanno fatto gridare allo scandalo a molti, tanto che lo stesso Presidente del consiglio provinciale, Peppe Poma, dell’Udc (come Turano...) ha chiesto al neo commissario alla Provincia, Giammanco, di annullare queste delibere, lì dove non ritenute essenziali. E dal consiglio provinciale si chiede una seduta ad hoc. 
Ma la cosa più clamorosa è che, spulciando fra questa gran mole di dati, ci si imbatte in alcune cose strane. 
Ad esempio, un finanziamento di 7000 euro ricevuto dall’associazione Torrazza Beach, di Petrosino, per organizzare la “sagra della cassatella”, evento che si è tenuto qualche settimana fa, il 12 Agosto, a Petrosino. O è meglio dire “si sarebbe tenuto”. Già, perchè a Petrosino, della sagra della cassatella nessuno sa niente. E non è la prima volta. Anche l’anno scorso ci fu la sagra, anche l’anno scorso a tutti parve una sagra fantasma, anche l’anno scorso ci furono contributi.
A Petrosino la sagra della cassatella (ma poi cosa intendono per cassatella? altro mistero da capire: il dolce di ricotta, o quello con i fichi?) è diventa una specie di cult.
Nell’anno 2011 la Provincia ha dato come contributo all’associazione Torrazza Beach per l’organizzazione della sagra ben 3000 euro. Nel 2012 il contributo è di 7000 euro. La Regione, dal canto suo, eroga un contributo di altre 1000 euro. Ma nessuno, a Petrosino, ricorda di aver partecipato a questa sagra, che tra l’altro non risulta inserita nell’elenco delle manifestazioni estive del Comune. Anzi, al Comune non risulta alcuna richiesta di patrocinio nè per l’anno in corso (Sindaco Gaspare Giacalone), nè per l’anno precedente (Sindaco Biagio Valenti). "Ho dato mandato ai miei funzionari di verificare - dichiara il Sindaco di Petrosino, Giacalone - ma non risulta nulla. E tra l'altro, questa sagra ha ricevuto ben 7000 euro dalla Provincia, quando noi a Petrosino abbiamo fatto un'estate di manifestazioni grazie all'impegno volontario di decine di giovani e di associazioni del nostro territorio". 
Non ci sono locandine, della sagra della cassatella, nè gruppi su Facebook, nè foto in internet, o comunicati stampa.
Insomma, se non è una sagra fantasma, quanto meno è molto sobria....
Fantasma non è l’associazione che la gestisce. L’associazione Torrazza Beach esiste. Ed ha in gestione il palazzetto dello sport di Petrosino (struttura, guarda caso, provinciale). Il Presidente si chiama Gaspare Sammartano. E' proprio lui a chiarire il mistero: "La sagra si tiene a Strasatti, a Marsala, non a Petrosino. E la facciamo da tre anni, grazie al contributo della  Provincia". E quando si è tenuta la sagra? "L'11 Agosto, all'interno della Fiera Meccanico - Agricola". Una manifestazione nella manifestazione dunque. Per 7.000 euro. Abbiamo chiesto all'organizzatore, Sammartano, di avere delle foto. Non sono arrivate. Ed imbarazzante è stato chiedere agli organizzatori della Fiera Meccanico Agricola di Strasatti: "Non sappiamo nulla" ci hanno detto all'inizio. Poi una serie di telefonate, precisazioni, smentite per arrivare a questa conclusione: "C'era uno che ci ha chiesto di mettere uno stand con delle cassatelle, ma non sapevamo che prendeva tutti questi soldi dalla Provincia....sapevamo che aveva chiesto dei soldi, ma non così tanti". 

Quello delle manifestazioni fantasma è un fenomeno tutto siciliano. Finte sagre, tornei di calcetti mai tenuti, gite per anziani che invece rimangono a casa. A Palermo, in questo senso, la Procura sta indagando su una serie di manifestazioni finanziate da Comune e Provincia e mai tenute: ludoteche per bambini, gite per anziani, tornei di calcetto per le parrocchie. Sono stati stanziati 88.500 euro fra il 2007 e il 2009. Ma davvero nessuno se n’è accorto, perché i progetti sono sempre rimasti sulla carta. Solo i finanziamenti erano veri.  Sono indagati anche commercianti e titolari di piccole società di servizi, che avrebbero fornito fatture false per giustificare le spese agli uffici di Comune e Provincia. Nessuno ha mai controllato quelle fatture e quei progetti.