Ha tentato di violentare la figlia tredicenne. Un uomo è stato arrestato ieri dai carabinieri di Alcamo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali sulla figlia minorenne. Si tratta di un operaio pluripregiudicato, attualmente rinchiuso nel carcere di San Giuliano a Trapni. Sono stati i militari dell'Arma a fargli scattare, dopo averlo rintracciato fuori casa intorno all'ora di pranzo, le manette ai polsi e a notificargli una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Lucia Fontana su richiesta dei pubblici ministeri Anna Trinchillo e Franco Belvisi della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani. Il gip, nell'emettere il provvedimento restrittivo, ha concordato con le risultanze investigative cui sono giunti i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile e dalla Stazione.
La giovane moglie del 38enne si è recata in caserma circa un mese fa per denunciare la terribile condizione in cui si trovava in casa sua. Il marito una notte dello scorso mese di agosto ha tentato di abusare, in casa, della loro figlia tredicenne. E' stato soltanto grazie alla pronta reazione della ragazzina che lo stupro non è stato portato a termine. L'adolescente, infatti, rendendosi conto di quello che stava facendo il padre è riuscita a sottrarsi alla sua presa e ad allontanarsi.
A quel punto la donna ha preso le figlie e si è rifugiata a casa dei genitori, poi ha deciso di sporgere denuncia. I carabinieri hanno così avviato una indagine volta a raccogliere elementi probatori su quanto raccontato dalle vittime del 38enne. Hanno ascoltato familiari, conoscenti, vicini di casa e chiunque altro potesse testimoniare sul difficile ménage familiare. La bambina vittima del tentato abuso, invece, è stata sentita con il supporto di uno psicologo nominato come consulente tecnico dalla Procura del capoluogo.