Con queste parole Baldo Gucciardi si è dimesso da segretario provinciale del Pd, dopo essere stato rieletto deputato regionale. Proprio il suo doppio ruolo, di candidato - segretario (e quindi responsabile della formazione delle liste) aveva sollevato molti dubbi e perplessità in campagna elettorale all'interno del suo partito. Gucciardi, inoltre, è accusato da una delle sue vice - coordinatrici, Monica Alagna, di aver lavorato per la candidatura - risultata vincente - di Antonella Milazzo, altra vice, nel listino di Crocetta. Sempre Gucciardi, poi, è stato il grande regista dell'operazione che ha visto a Marsala l'alleanza tra Udc e Pd e autonimisti di Paolo Ruggirello, con l'elezione a Sindaco di Giulia Adamo. Proprio da Giulia Adamo l'ormai ex segretario provinciale del partito è stato chiamato un paio di giorno fa per mettere in riga i due consiglieri del Pd che in questo momento si stanno distinguendo per essere gli unici autonomi rispetto all'Adamo - pensiero, e cioè Michele Gandolfo e Nicola Fici. Pare che Adamo abbia chiesto a Gucciardi la testa di Gandolfo: non deve essere più il capogruppo. Ma è un problema che dovranno affrontare altri.
"Le dimissioni sono state concordate prima delle elezioni - dichiara Antonella Milazzo - proprio per l'incompatibilità tra la carica di segretario e quella di candidato. Non è stato possibile farle prima perchè non c'erano le condizioni tecniche e regolamentari. Adesso si apre una nuova fase aperta ad una nuova classe dirigente, che, grazie a Gucciardi, è cresciuta in questi anni nel territorio". Iniziano pertanto le fasi del congresso straordinario "naturalmente dopo le primarie", precisa Milazzo, che dovrebbe insediarsi all'Ars intorno al 20 Novembre e si è già collocata in aspettativa volontaria a scuola "per un gesto di serietà nei confronti dei miei alunni". Milazzo terrà domenica pomeriggio una manifestazione elettorale a Villa Favorita alle 18 e 30: "Vuole essere un momento di primo incontro sia con coloro che si sono impegnati a sostegno di Crocetta e del Pd a Marsala e nel collegio di Trapani, sia con i cittadini marsalesi".
Ecco la nota di Gucciardi inviata agli organi del suo partito:
Anni di lavoro, dalla costituzione del Partito Democratico nell’Ottobre del 2007, hanno consentito di costruire un soggetto politico forte, serio, solido, fortemente radicato sul territorio provinciale, capillarmente organizzato in tutti i comuni della provincia.
I due congressi, celebrati attraverso libere competizioni primarie, avevano, fra l’atro, affidato allo scrivente segretario provinciale ed all’intero gruppo dirigente eletto, il compito di radicare un nuovo gruppo dirigente nel rispetto dell’alternanza di genere e di generazione, di ricondurre a sintesi storie ed esperienze diverse, con una reale apertura ai mondi vitali della società, e facendo di tutto questo un partito organizzato.
Abbiamo attraversato momenti difficili, duri, a partire dalle sconfitte alle regionali ed alle politiche del 2008. Abbiamo resistito alle spallate del centrodestra straripante di quegli anni ancora vicini, lavorando sodo, mettendo in campo e dando fiducia ad un gruppo dirigente di valore, fatto di donne ed uomini, di giovani e meno giovani, che hanno via via consentito il radicamento attuale, fino all’importante risultato delle amministrative della scorsa primavera che hanno visto, dopo oltre un decennio di delusioni, vincere il PD in cinque comuni su sette, a partire da città importanti quali Castelvetrano, Marsala, Erice ed Alcamo, con l’elezione di diversi consiglieri comunali e con presenze importanti nei governi di quelle stesse città. Nelle medesime elezioni, in coerenza con le scelte deliberate nelle sedi regionali, è stata inoltre sperimentata con successo l’alleanza con l’UDC, oggi risultata vincente anche a livello regionale con l’elezione di Rosario Crocetta alla presidenza della Regione Siciliana.
Il PD trapanese ha partecipato alla tornata elettorale di qualche giorno fa con una lista di spessore, conseguendo un risultato in linea con le percentuali regionali, piazzandosi davanti al PDL e risultando secondo soltanto al Movimento 5 stelle, il cui fenomeno, come ampiamente noto, è diffuso nell’intera regione. Ciò, senza tener conto della Lista Crocetta Presidente nella quale hanno pur riportato diverse migliaia di voti candidati direttamente ascrivibili al Partito Democratico.
Nessun trionfalismo, ma certamente il valore della verità, di aver condotto anche il PD della provincia di Trapani, in un momento difficilissimo e complicato del Paese e della Regione, nel quale la politica ha forse smarrito la sua centralità strategica, a vincere le elezioni regionali con Rosario Crocetta nuovo Presidente dei Siciliani.
Sono grato ai candidati delle liste del PD nelle diverse tornate elettorali e a quanti, dirigenti, militanti e simpatizzanti, hanno consentito in questi anni di far vivere il PD accompagnandolo ad importanti traguardi nell’interesse dei siciliani.
Oggi il PD trapanese ha risorse umane di assoluto valore, oggi il PD ha gambe solide per poter camminare verso ulteriori importanti traguardi.
Il segretario provinciale e l’intero gruppo dirigente eletto dalle libere primarie hanno ormai pienamente adempiuto al mandato loro affidato. Serenamente è quindi arrivato il momento di aprire una fase diversa nel Partito, affidando la responsabilità della guida dello stesso a quanti in questi anni sono cresciuti e si sono formati in una esperienza politica unica e straordinaria, quale è certamente stata la lunga ed esaltante fase costituente del nostro grande Partito.
Adesso, dunque, riteniamo maturi i tempi per aprire una fase politica ed organizzativa straordinaria, in un momento buono del PD e di importante risultato politico ed elettorale.
Per questo, in coincidenza con l’avvio della nuova legislatura all’ARS che mi vede rieletto deputato, ritengo dover offrire al mio Partito la remissione irrevocabile del mandato di segretario provinciale, nella certezza che nuovi, ulteriori importanti traguardi, saranno nei mesi a venire raggiunti dal Partito Democratico con il nuovo gruppo dirigente cui ne sarà affidata la guida.
Baldo Gucciardi