Un documento comune è stato firmato in tal senso dagli ex Ds del Pd della provincia di Trapani. Primi firmatari sono Dario Safina, che potrebbe essere anche il prossimo segretario provinciale del partito, e Camillo Oddo, che ha perso la battaglia per la rielezione all'Ars. Ecco il loro documento.
La recente vittoria alle elezioni regionali siciliane da parte di Rosario Crocetta, candidato del Partito Democratico, dell'U.D.C. , dei Socialisti e dell'API, rappresenta una grande opportunità e una novità assoluta, la quale dev’essere fortemente sfruttata per porre al centro del dibattito le indispensabili politiche di crescita e di sviluppo della Sicilia incentrate su un vero e moderno riformismo.
Evidentemente, tale occasione potrà essere ampiamente colta se, con determinazione e senza indugi, si proceda ad un forte rilancio dell’iniziativa politica del P.D. anche in provincia di Trapani.
Questi, del resto, erano i propositi che ci avevano spinti a sostenere qualche anno fa l’elezione a Segretario provinciale dell’On. Baldo Gucciardi, il quale – insieme a noi – s’era intestato la battaglia per consentire l’affermazione di un gruppo dirigente aperto, autorevole e plurale, legittimato dal consenso degli iscritti, il quale – partendo dal territorio – sapesse ascoltare i bisogni dei cittadini, onde costruire una rinnovata capacità di rappresentare le esigenze di una società che cambia in un momento in cui, per enorme responsabilità del centro destra, l'Italia attraversa una grave crisi finanziaria ed economica che ha creato serie difficoltà di natura produttiva ed occupazionale e che in particolare nelle giovani generazioni mette a dura prova la loro fiducia nel futuro.
Purtroppo, non senza rammarico, non possiamo non evidenziare come – al di la dei risultati registratesi nelle recenti elezioni amministrative comunali – il nostro partito non è riuscito a raggiungere, se non in maniera parziale, gli obiettivi di apertura alle nuove generazioni, di forte radicamento nel territorio e di vera ed effettiva mescolanza che avevamo auspicato. Sia nei centri maggiori, che nei comuni medi e piccoli, il gruppo dirigente è spesso attraversato da continue fibrillazioni, le soluzioni proposte a volte sono solo di facciata e costruite per avvantaggiare alcuni delegittimando altri.
Ciò, tra l'altro, ha contribuito a provocare un arretramento elettorale del Partito Democratico, il quale – nel caso in cui non correggesse la rotta – al di la di qualche incomprensibile e facile trionfalismo – rischierebbe di depauperare la credibilità accumulata negli anni, grazie all'impegno di tanti dirigenti, elettori , simpatizzanti, amici e compagni.
Noi, ovviamente, con umiltà e senso di responsabilità, proponiamo di radicare e definire un modello di partito che, attraverso una trasparente e democratica gestione del medesimo, a partire dalle campagne di tesseramento, aggreghi migliaia di soggetti che – anche per colpa di sottovalutazioni e calcoli di parte praticati all'interno del P.D. – hanno scelto di vivere ai margini della politica e del Partito, poiché disillusi dalla reale condizione dei Democratici della provincia di Trapani, di incidere seriamente sulle questioni che riguardano i loro legittimi bisogni, la loro e la nostra vita.
Il Partito al quale, con immutata voglia di fare, vogliamo continuare a dare il nostro contributo, con l'intento di rafforzarlo e migliorarlo, deve divenire luogo dove il merito, la passione politica, l'etica, gli ideali, i valori, l'esperienza di ciascuno, quando messe a disposizione con generosità e convinzione, non vengano frustrate solo in base a sterili logiche di appartenenza.
La solidarietà, che intendiamo riaffermare come valore fondante della nostra società, deve – in primo luogo – caratterizzare ed alimentare i rapporti dentro il nostro partito, il quale non può essere vissuto all’interno e percepito all’esterno come una confederazione tra soggetti che contrattano su tutti e tutto.
Del resto, queste sono state le linee guida dell’azione del nostro Segretario Nazionale, il quale ha puntato ad affermare l’idea che un nuovo soggetto politico, come il PD, debba essere in condizioni di fondere insieme il meglio della cultura cattolica – democratica, liberale e della sinistra riformista.
Infatti, solo così sarà possibile rispondere alle sfide consegnateci da un mondo attraversato da continui e repentini cambiamenti.
Solo una forza politica al cui interno prevale un ampio confronto democratico ed il rispetto reciproco può confrontarsi con credibilità ed autorevolezza con il mondo della produzione, del lavoro, delle rappresentanze sindacali, delle libere professioni, dell’imprenditoria, dell’associazionismo, della scuola e dei saperi.
Per queste ragioni, apprezziamo l'elaborazione e la proposta politica, la concretezza, la caparbietà e la lungimiranza di Pierluigi Bersani – auspicando che le buone pratiche trovino spazio anche nel nostro territorio – che, attraverso la sua candidatura alle elezione primaria del prossimo 25 novembre 2012 - intende costruire un progetto di governo plurale ed aperto al contributo di quanti vogliono cimentarsi nell’affrontare e risolvere i problemi finanziari, economici, sociali, culturali ed occupazionali, di crescita e di sviluppo complessivo, che – soprattutto – nella nostra Regione hanno raggiunto livelli mai registratisi in precedenza.
Sostenendo Pierluigi Bersani alla prossime elezioni primarie, vogliamo contribuire – correggendo gli errori, senza rifuggire da alcuna autocritica, che hanno contraddistinto la complessiva guida del nostro partito in provincia di Trapani – alla definizione di una forza politica attenta ai più deboli, alle nuove povertà, ai giovani, al grave fenomeno della disoccupazione, ai settori produttivi, al lavoro in ogni sua estrinsecazione, al lavoro precario, alla formazione ed alla scuola, che vivono un difficilissimo momento.
Per questo ci faremo promotori di iniziative, con l’obiettivo, - attraverso il confronto con i territori, i cittadini ed i loro bisogni, - di rendere più forte e maggiormente credibile il Partito Democratico, evitando che l'affermazione elettorale di movimenti che interpretano l'antipolitica come unico e solo cavallo di battaglia, in assenza di vere e serie proposte programmatiche, si trasformi esclusivamente in una azione tesa a disgregare pesantemente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, alimentando nuove ed inedite forme di qualunquismo che rischiano di travolgere anche la buona e sana politica.
Tutto ciò, è chiaro, sarà più semplice e possibile laddove le primarie registreranno una vittoria di Pierluigi Bersani, a cui va il nostro leale e convinto sostegno.
• Dario Safina Francesca Marano Nicola Terranova
• Camillo Oddo Rino Ragona Natale Poma
• Calcedonio Iemmola. Vincenzo Danimarca Anna Rallo
• Mino Spezia. Peppe Culcasi Nino di Girolamo
• Salvatore Daidone. Franco Buffa Franco Restivo
• Antonio Parrinello. Antonino Spada Giovanni Palermo
• Carlo Cascio. Antonino Messina Nino Culmone
• Ivano Samannà. Leo Di Benedetto Giovanni Zizzo
• Enzo Milazzo. Peppe Milazzo Michele Petrusa
• Nino Plaia. Peppe Cangemi Vincenzo Basiricò
• Paolo Desiderio. Linda Guarino Salvatore Nizza
• Nino Varvara. Michele Ponzio Francesco Cicala
• Totò Pellegrino. Francesco Bellafiore Franco Marino
• Michele Gullo. Stefano Giaramita
• Ninni Barbera. Peppe Lombardino
• Salvatore Gabriele. Enzo Maggio
• Pino Pernice. Vito Bellafiore
• Luigi Giacalone. Valeria Ciaravino
• Giovanni Cascio. Diego Sugamele
• Pinuccia Pizzo. Daniela Toscano
• Giovanni Coppola. Leo Cottone
• Nino Latona. Nicola Milana
• Franca Milito. Stefano Abbinanti
• Francesco Peralta. Stefano Galvano